Angelina Jolie: 'Da sposata, con Brad Pitt è diverso'

Angelina Jolie e Brad Pitt quest'anno sono finalmente diventati marito e moglie. "Ci si sente diversi, è bello essere marito e moglie", ha dichiarato la splendida attrice intervistata da Vanity Fair America. Il matrimonio è avvenuto lo scorso 23 agosto, location il Castello di Miraval, in Francia, residenza della coppia, alla presenza dei loro 6 figli, Maddox, 13 anni, Pax, 11, Zahara, 9, Shiloh, 8, e i gemellino Vivienne e Knox, 6. "I bambini ci hanno detto 'Fatelo' e noi abbiamo risposto: 'Lo facciamo'", ha raccontato Angelina Jolie. Gli eredi hanno avuto un ruolo importante durante le nozze, l'abito dell'attrice era ornato dai loro disegni e, ha rivelato, "non c'era la torta così Pax ne ha fatta una e poi tutti insieme hanno creato i cuscini per gli anelli. E' stato bello vederli così emozionati". Ai fiori, invece, ha pensato la mamma di Brad Pitt: "Li ha raccolti in giardino - ha svelato ancora Angelina Jolie parlando del matrimonio - e poi li ha legati insieme".

Angelina Jolie sulla copertina di Vanity Fair America realizzata da Marito Testino
Angelina Jolie ha prlato del matrimonio con Brad Pitt, ha detto che essere sposati è bello

Un matrimonio semplice quello con Brad Pitt, segretissimo, blindato, strettamente familiare. Una festa che gli sposi hanno voluto dedicare agli eredi, in fondo se hanno deciso di ufficializzare il loro rapporto dopo tanti anni di unione, è stato solo per rendere felici i pargoli.

Brad e Angelina si sono sposati in Francia lo scorso 23 agosto e lo hanno fatto per i loro sei figli

L'attrice, da tempo impegnata come Ambasciatrice Onu, non esclude in futuro di poter fare politica: "Quando si lavora nel settore umanitario si è consapevoli che la politica debba essere considerata, perché se si vuole davvero cambiare qualcosa bisogna essere pronti ad assumersi delle responsabilità". Di recente, la moglie di Brad Pitt ha anche incontrato la Regina Elisabetta ed è stata nominata Dama di Gran Croce dell'Ordine di San Michele e San Giorgio, "honorary dame", per i servizi resi alla politica estera del Regno Unito e per la campagna atta a porre fine alla violenza sessuale nelle zone di guerra, "Preventing Sexuale Violence in Conflict".