Antonio Polese, Boss delle cerimonie, è morto

Antonio Polese, il Boss delle cerimonie, è morto. Il decesso è avvenuto nella notte, il suo cuore, malato da tempo, stavolta non ha retto. Il patron del ristorante la Sonrisa e protagonista del popolare reality tv di Realtime, ambientato nel mondo dei matrimoni trash aveva 80 anni.

Antonio Polese, il Boss delle cerimonie, è morto, aveva 80 anni

Il Boss delle cerimonie è morto. Antonio Polese era una vera stella. A novembre la bufala sulla sua presunta scomparsa aveva creato scompiglio tra i fan del docu-reality con ascolti da record e picchi del 4% di share. Ha fatto convolare a nozze nella sua location in provincia di Napoli creata sul modello di quelle più sfarzose negli States tantissime coppie. Sul social sono tutti in lutto. Gli ammiratori lo salutano con un triste "Statv buon don Antò".

Antonio Polese, il Boss delle cerimonie morto, aveva reso possibile il 'matrimonio da favola' che lui raccontava seduto sui suoi troni dorati.

Già ricoverato in ospedale per scompenso cardiaco, aveva assistito quasi inerme alla confisca del complesso Sonrisa di Sant'Antonio Abate decisa dal Tribunale di Torre Annunziata. I giudici avevano anche condannato a un anno di reclusione sua moglie e  suo fratello, per la legge responsabili di una lottizzazione abusiva che risalirebbe, secondo gli inquirenti, al periodo 1979-2011.

Il suo docu-reality in onda su Realtime era un successo con picchi di share del 4 per cento

La struttura, che comprende anche un albergo e un ristorante a 5 stelle, secondo quanto disposto dal giudice, è stata acquisita al proprio patrimonio dal Comune di Sant'Antonio Abate. A suo carico e del genero invece, non c'è stato alcun provvedimento giudiziario perché non risultavano proprietari.

Dopo altri due ricoveri e un periodo di accertamenti che gli avevano reso impossibile tornare in tv, Antonio Polese è stato nuovamente portato per una nuova crisi cardiaca alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno, dove è deceduto. 
Il suo ultimo desiderio? Tornare nel ristorante-castello di Sant'Antonio Abate. Lì dovrebbe essere allestita la camera ardente.