Emilio Fede indagato per false foto porno

Le vicende giudiziare di Emilio Fede, giornalista ed ex direttore del Tg4 83enne, paiono non avere mai fine. Non bastava il cosiddetto processo Ruby bis, ora è arrivato un altro macigno sulla sua testa da cui difendersi.
Cone ha riportato il quotidiano La Stampa, Fede è indagato dalla Procura di Milano per alcune foto 'porno'. Per gli inquirenti Emilio avrebbe voluto causare uno 'scandalo a luci rosse' che avrebbe coinvolto i vertici di Mediaset. Nell’inchiesta, che va avanti da circa tre mesi, sarebbero indagati oltre a Fede con l’ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla diffamazione, il suo personal trainer, Gaetano Ferri, ex pugile con precedenti penali alle spalle, accusato di tentata estorsione ai danni proprio di Fede.

Emilio Fede indagato a Milano per alcune false foto porno con cui avrebbe voluto, secondo la Procura, causare uno scandalo a luci rosse che avrebbe coinvolto alcuni uomini al vertice di Mediaset

La vicenda, piuttosto complessa, avrebbe come perno centrale questi scatti 'hard', in realtà dei falsi, che coinvolgerebbero alcuni dirigenti del Biscione. I fotomontaggi, venuti fuori il 28 marzo 2010, giorno del licenziamento dall'azienda di Emilio, sarebbero poi spariti, per ricomparire dopo un po' di tempo, durante una perquisizione a casa di Ferri, nel frattempo invischiato in una vicenda di file audio che riguardavano i rapporti tra Ruby Rubacuori e Silvio Berlusconi.

Fedele Confalonieri (a sinistra) e Mauro Crippa (a destra) tra i dirigenti dell'azienda protagonisti dei fotomontaggi per cui è indagato Emilio Fede

"Ho mandato una nota a Mediaset per chiarire che la foto di cui si parla era stata immediatamente consegnata da me ad un autorevole personaggio del Gruppo - ha detto all’Ansa Emilio Fede - Io non ho ancora ricevuto nulla". Una vendetta la sua? "E perché avrei dovuto farlo? Avevo già firmato con loro un contratto da consulente editoriale fino al 2015". "Quella foto, l’unica che io ho visto e di cui conosco l’ esistenza, mi era stata portata da Gaetano Ferri", ha poi sottolineato, riferendosi all'immagine compormettente che ritraeva il capo dell’informazione Mauro Crippa con i trans. "Si capiva che era un fotomontaggio e ho cercato di mettermi in contatto con lui per consegnargliela ma in quei giorni è stato impossibile vedersi - ha continuato l'ex direttore - Così ho chiamato un’altra importante personalità del gruppo. Tutto ciò non accadeva il mio ultimo giorno da direttore del Tg4 a Mediaset, con cui comunque avevo già firmato un nuovo contratto settimane prima e la persona a cui ho dato la foto non era l’avvocato Pasquale Straziota. Di quella foto o di altre di quel genere se esistono non ho più saputo nulla e non capisco come un magistrato possa dare credito ad un personaggio come Ferri. C’è piuttosto da chiedersi perché questa storia venga fuori proprio adesso alla vigilia della sentenza d’appello del mio processo (Ruby bis per il quale è stato condannato in primo grado a 7 anni, ndr). Sentenza che potrebbe, ripeto potrebbe essere a mio favore".