Le Donatella al Tribunale di Milano per Fabrizio Corona

Le Donatella al Tribunale di Milano attendono. Silvia Provvedi non poteva mancare, voleva far sentire la vicinanza al suo fidanzato, Fabrizio Corona, in carcere. La 23enne è arrivata con la sorella gemella Giulia, ansiosa, trepidante, anche se, come ha voluto far sapere sul suo profilo sul social nel giorno di San Valentino, festa degli innamorati, '"l'amore vero non conosce ostacoli e ti permette di superare tutto, sempre". Ne è convinta.

Le Donatella in tribunale a Milano sedute accanto a un'amica

Le Donatella sono andate al Tribunale di Milano per l'udienza fissata per il processo a carico di Fabrizio Corona, finito nuovamente in cella lo scorso ottobre per quei circa 2,6 milioni di euro in contanti trovati sia nel controsoffitto della casa della sua collaboratrice Francesca Persi, sia in due cassette di sicurezza in Austria. E' accusato di intestazione fittizia di beni, frode fiscale e violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione.

Silvia e Giulia, Le Donatelle, smessi i panni di modelle e cantanti, ragazze dello showbiz, sono rimaste in attesa insieme a un'amica. C'è in gioco il destino di Fabrizio Corona nell'aula del Tribunale di Milano.

Per il processo l'ex re dei paparazzi ha chiamato oltre 200 testimoni, tra i quali ci sarà anche Belen Rodriguez come pure la sorella Cecilia Rodriguez. Sono state le difese di Corona e di Francesca Persi con i legali Ivano Chiesa, Luca Sirotti e Cristina Morrone, a citare da sole ben 190 testimoni che dovranno dire la loro sulle disponibilità di denaro contante di Fabrizio Corona. "Noi dimostreremo la provenienza lecita di quei contanti e quando sono stati incassati", hanno detto i difensori. Per gli avvocati sarebbe essere importante dimostrare che quei soldi sono stati percepiti prima di quando Fabrizio Corona venne sottoposto a misure di prevenzione, tra il 2012 e il 2014. 

Silvia Provvedi, 23 anni, rimane vicina al fidanzato, Fabrizio Corona, 42 anni, attualmente in carcere e sotto processo

La legali di Corona hanno pure depositato documenti per dimostrare "un pagamento di tasse prima dell'inizio dell'udienza preliminare e un'autofattura della società Atena (quella di Corona, ndr) su quei 834 mila euro trovati in cassette di sicurezza in Austria e su cui Atena ha versato l'Iva". Restano ancora da pagare le imposte "su quei 1,780 milioni di euro incassati da Fenice (società di Corona, ndr) e trovati nel controsoffitto, ma c'è ancora tempo e i nostri professionisti sono al lavoro per questo". "Le società di Corona hanno versato dal 2008 in poi 9 milioni di euro di tasse", ha detto Chiesa. Tra gli atti depositati dalla difesa anche certificazioni mediche per dimostrare "lo stato di tossicodipendenza" di Corona e il "suo percorso terapeutico".

I giudici hanno fissato udienze per ascoltare i testimoni per il 9, il 16, il 21, il 23, il 28 e il 30 marzo e per il 6 aprile. Il prossimo 28 febbraio, invece, in Cassazione si discuterà sulla continuazione tra i reati delle condanne definitive del 42enne.