Morgan a 'L'Intervista' da Maurizio Costanzo: 'Mio padre si è ucciso, avevo 16 anni'

Morgan a L'Intervista da Maurizio Costanzo ha svelato davanti le telecamere le sue ferite ancora aperte. Il cantante, ex giudice di X Factor, ora presenza fissa al serale di Amici di Maria De Filippi, ha parlato della sua famiglia e del padre, che si è suicidato l'11 ottobre 1988.

Morgan ospite a L'Intervista da Maurizio Costanzo

"Mia madre mi chiama ancora Marchino", ha spiegato Morgan, all'anagrafe Marco Castoldi,  a L'Intervista. "Fino a poco tempo fa non ero riuscito mai a dare una definizione a mia madre. Oggi la definirei così: magica. Ha un potere di trasferimento dei dati, dopo tutto ha fatto l’insegnante come professione. A me ha trasferito la capacità di far appassionare. Quello che mi dispiace di più è che la famiglia che avevo da bambino, non riuscirò mai a realizzarla con i miei bambini. Sono quei momenti in cui la famiglia è in stato di grazia, e sono quei momenti in cui ci ritorno col cuore, ma non con la mente. Perché non sono più quel bambino, quel bambino è morto", ha poi sottolineato.

Il cantante ha svelato le ferite che rimangono ancora aperte nella sua vita

A L'Intervista poi Morgan ha confessato il dolore per la perdita inaspettata del papà quando aveva appena 16 anni. "Mio padre, il giorno prima di uccidersi, mi aveva salutato dalla finestra, cosa che non aveva mai fatto. Io mi sono girato e ho detto 'ma cosa sta facendo?'. Aveva dei debiti, non tanti, ma li aveva, e io all’epoca avevo 16 anni. Lui mi ha dato un barattolino, dove si riponevano le pellicole fotografiche, e ci ha messo centomila lire e me lo ha messo in mano. Poi ha salutato me e mia sorella, e si è ucciso quella mattina. Io ho provato un’emozione molto forte, da una parte c’è un aspetto più umano, di dispiacere, dall’altra più filosofico, perché mio padre è morto di suo volere, e quindi ti chiedi il perché. Sicuramente stava male, oggi si parlerebbe di depressione”.

Il 43enne ha parlato del padre morto suicida quando aveva solo 16 anni

Costanzo a L'Intervista ha continuato a indagare su quanto la perdita del genitore abbia influito sulla sua vita. "L'ha fatta grossa, eh? Cosa vuole, che adesso gli diciamo 'grazie'?", ha affermato Morgan. "Ci penso spesso - ha continuato - Perché lo vivevo come un uomo che stava male. Quando arriverò a 48 anni, anno in cui si è suicidato, quando arriverò a quella soglia, lì mi verrà un brivido, perchè un padre, soprattutto per i maschi, rappresenta il punto di riferimento del come dover stare al mondo. Lui pensava di avere un problema, e pensava di fare del bene nel togliersi di mezzo, perché pensava di essere un ingombro. Sbagliava. Poi mio padre negli ultimi anni era violento, dopo non c'è più stata quella cappa nera, quella paura... che quando lui tornava non si poteva più dire niente".

Morgan ha poi affrontato l'argomento scottante della depressione e dell'uso di droghe. Per il suo modo di essere all'epoca fu espulso dal Festival di Sanremo. "E' stato un errore - ha precisato l'artista - Ma comunque devo dire che l’italia ha dei limiti: non è un paese pronto per un dibattito come questo, è un paese piuttosto conformista ed ipocrita. Ciò che ho detto sui giornali (“Fumo crack tutto il giorno, uso droghe come antidepressivi”) era una roba da minimizzare, invece è stato costruito intorno un polverone enorme. Sono arrabbiato perchè è una cosa che merita l’indignazione". A stargli vicino in quel momento è stato Adriano Celentano, che l'ha molto aiutato.

“Mi sono fatto vivisezionare da te. Questa è un’altra ca**ata che ho fatto, non andrò più in televisione”, ha detto infine Morgan a Maurizio Costanzo. L'ultima domanda è stata sul suo futuro, se c’è qualcosa che vorrà cambiare o addirittura eliminare. “Domanda fantastica, in cui rispondi o in maniera intelligente o meno. Eliminerò tutte le st**nzate, e il superfluo. Mi vedo come Dorian Gray, ringiovanito", ha concluso il 43enne.