'Ad un telefono che squilla bisogna rispondere, no?'

''Erano vent'anni che pensavo a come fare un film in una cabina telefonica. - racconta Larry Cohen, regista di pellicole indipendenti e sceneggiatore di successo - E' un luogo assolutamente eccezionale per restare intrappolati nel mezzo della città, circondati da migliaia di persone. Mi sono immaginato uno scenario per il quale fosse impossibile uscire dalla cabina telefonica, in modo che questa diventasse quasi una bara di vetro. Tutti ti vedono, eppure nessuno sa che lì dentro sei assolutamente terrorizzato. E' la trappola per eccellenza''.

''In linea con l'assassino'' è il nuovo, avvincente thriller di Joel Schumacher (''Tigerland''), prodotto e distribuito dalla Twentieth Century Fox. Ambientato interamente dentro e nei pressi di una cabina telefonica di Time Square, nel centro di New York, la pellicola segue ossessivamente Stu Shepard, un bravissimo Colin Farrell, intrappolato da un misterioso interlocutore che, dall'altro capo del filo, minaccia di ucciderlo se solo proverà a riappendere la cornetta.
''E' una storia del tutto nuova ed unica. - spiega il regista - Mi interessava soprattutto l'esplorazione di una paura primaria (che qualcuno ti stia osservando) e la perdita della privacy nel mondo odierno. L'aspetto più inquietante è che potrebbe accadere a chiunque. E' una parabola sulla paranoia urbana''.

Farrell, alla sua seconda collaborazione con Schumacher dopo l'acclamatissimo ''Tigerland'', è stato felicissimo di interpretare un personaggio tanto complesso: ''Questo film è più di un semplice, grande thriller: è un'esplorazione della lotta all'ultimo sangue per la redenzione di un uomo che sta vivendo un'esperienza terrificante. Stu ha grande capacità di ingannare le persone, ma dietro a questa patina così lucente, è molto superficiale. Non fa che mentire, senza rendersi conto degli effetti che le sue bugie avranno sulle persone ed è così abituato a mentire, che ormai è incapace di vedere la verità''.
Nei panni del misterioso cecchino al telefono c'è Kiefer Sutherland, ''attore straordinario, con una voce incredibile, che ti inchioda, perfetta per il ruolo del telefonista.'' - come racconta il regista - E' uno strano personaggio. Ha deciso che ha il diritto di stabilire chi sia una persona corretta, morale, e chi no. Ed è lui ad assegnare la pena appropriata. Il telefonista è un osservatore, un voyeur, un uomo estremamente intelligente con un senso dell'umorismo cupo ed una buona dose di sadismo''.

Ottantuno minuti di suspence ed adrenalina, per un film che negli Usa ha subito diversi slittamenti nell'uscita a causa dei reali fatti di cronaca nera che vedevano protagonista un serial killer, il cecchino che per qualche giorno ha terrorizzato l'America, sparando a caso sulla folla in Maryland ed uccidendo cinque persone. Da stasera, venerdì 27 giugno, in tutte le sale.

Foto: Dalla rete