Adriana Volpe: 'Ho pianto, è stato un pianto liberatorio'. Ecco perché

Adriana Volpe confessa: "Ho pianto, è stato un pianto liberatorio. La conduttrice non sta parlando di uno stato d’animo susseguente all’ennesimo scontro con Sonia Bruganelli al GF Vip o alla tristezza dovuta alle sue vicende sentimentali con Roberto Parli, da cui si è separata. Al settimanale Ora spiega il perché delle lacrime: sono arrivate subito dopo la sentenza che ha ritenuto Giancarlo Magalli colpevole di diffamazione aggravata. Il presentatore dovrà risarcirla dei danni patiti sborsando 25mila euro. Dovrà anche pagare una multa di 14 mila euro.

Adriana Volpe: 'Ho pianto, è stato un pianto liberatorio'. Ecco perché

“Ho pianto ed è stato un pianto liberatorio. E poi mi sarei aspettata che al termine del processo Giancarlo si fosse avvicinato a me chiedendomi scusa. Per anni ha infangato sia la mia credibilità professionale sia la mia dignità di donna e di madre e pare proprio non essersi reso conto della gravità delle sue azioni. Purtroppo ancora una volta il suo comportamento mi ha ferito e deluso”, spiega.

La 48enne non è riuscita a frenare le lacrime

La 48enne, riferendosi all’ex collega de I Fatti Vostri, aggiunge: “Ancora una volta ha scritto un post per screditarmi e questa volta ha denigrato anche il lavoro del tribunale e dei giudici. E’ triste che un personaggio del suo calibro si nasconda dietro ad un dito invece di cercare di porre rimedio a insulti, attacchi e gravi allusioni che mi hanno offeso per anni e che hanno provocato dolore a me e alla mia famiglia. Secondo me aveva la piena certezza che tutto sarebbe finito prima o poi a tarallucci e vino e che le denunce nei suoi confronti sarebbero state archiviate”.

La sentenza contro Magalli, colpevole di diffamazione aggravata contro di lei, l'ha fatta crollare: ha vinto

La Volpe ha pensato anche di lasciar perdere tutto: “In alcuni casi ho pensato di mollare tutto perché mi sembrava di pedalare a vuoto e che non si arrivasse mai alla fine. Sono stati mesi, anni duri, soprattutto quando in Rai sono stata allontanata dal programma. Mi sentivo umiliata, screditata, sopraffatta”. Poi però è andata avanti con la causa: “Se sono arrivata fino in fondo lo devo anche ai numerosi followers che mi hanno dato la spinta necessaria per non mollare. Alcuni di loro mi hanno addirittura inviato un materiale riguardante Magalli che mi stato utile per il processo”.