Al Bano, Ylenia sempre nel cuore

“Tra noi non c’è più quel tipo di sentimento, purtroppo siamo stati bravi a bruciarlo. Però io mi emoziono quando mi esibisco, rispetto le canzoni”, queste le parole di Al Bano a La Repubblica sull’ex moglie Romina Power con cui, tra poche ore, duetterà a Mosca.

“È stata una cosa bella, pulita: lei si è innamorata e io mi sono strainnamorato - ha proseguito il cantante - Poi sono arrivate le tragedie, i primi scricchiolii. A Torre Guaceto, il giorno dell’anniversario del matrimonio, 26 luglio dell’89, mi ferisco con un riccio. Un presagio. Mio padre in sala operatoria perde la vista, niente è stato più come prima”.
Al Bano, che a dicembre sarà nel cast di “Mission”, il “reality umanitario” di Raiuno, e che, sempre sulla rete ammiraglia della tv di Stato condurrà “Find my family” (con l’intento di ritrovare parenti che si sono persi di vista), ha rivelato di “aver aspettato Romina otto anni. Quando ho capito che non eravamo più noi, ci siamo divisi”.

La star della musica italiana ha anche parlato del dolore più grande della sua vita, la scomparsa, nel gennaio del 1994, della figlia Ylenia: “Ho la fede, anche se mi sono sentito tradito - ha detto - Ma pure al buon Dio hanno ammazzato un figlio che poi è risorto. Ylenia è qui (indica il cuore, ndr), ne sto parlando e sento un dolore impossibile da sopportare. Mi impegno la testa, per questo ho sempre da fare”. Poi Al Bano è tornato indietro nel tempo, raccontando quando dalla Puglia arrivò a Milano: “Facevo il cameriere, mi chiamavano terun, ma non ho mai perso tempo con chi pensava di offendermi. Ho attraversato tanti oceani, non mi fermo alla battuta cretina. Ho un solo rimorso, quando ho portato a Milano i miei. Papà soffriva, in ascensore non lo salutavano. Oggi mi fa male vedere i tg: noi abbiamo accolto gli albanesi, non cambia niente”.