Alena Seredova a Venezia, red carpet da sola

Alena Seredova è arrivata a Venezia per fare passerella sul red carpet di "Sangue del Mio Sangue£, film del regista italiano Marco Bellocchio in concorso alla 72esima Mostra del Cinema. Per la showgirl e modella ceca un abito a metà polpaccio nero traforato con trasparenze stuzzicanti, capelli raccolti in una lunga coda, ai piedi sandali gioiello con tacco a spillo altissimi.

Alena Seredova sul red carpet a Venezia

Sul red carpet a Venezia Alena Seredova ha sfilato da sola: nessuna traccia di Alessandro Nasi, con cui continua a mantenere un basso profilo. L'amore c'è e il rapporto va alla grande, ma l'ex moglie di Gigi Buffon preferisce non esagerare e prendersi al festival un momento di celebrità tutto suo, sorridente e serena, con il volto radioso di chi, secondo i gossip, sarebbe in dolce attesa, proprio come la nuova compagna del calciatore, Ilaria D'Amico, anche se, a giudicare dal ventre piatto, è ancora difficile anche solo ipotizzare una cicogna in volo per Alena, ma mai dire mai.
Prima di arrivare sul red carpet Alena Seredova, appena arrivata a Venezia, direttamente dal taxi boat, si è scattata un selfie, con indosso ancora gli abiti casual portati in viaggio verso la Laguna e occhiali da vista. "Back in #Venice #TeddyBurk for #AlenaSeredova", ha cinguettato sul suo profilo sul social, dove ha pubblicato la foto.

Per la ceca ex di Gigi Buffon in passerella un abito nero traforato
Sorridente e fashion, Alena è sembrata un po' più rotondetta e c'è chi sussurra che potrebbe essere incinta...

Poi di corsa in hotel per il cambio d'abito per il tappeto rosso, dove il total black è un classico irrinunciabile. La 37enne ha voluto esserci per gustarsi la pellicola di Bellocchio, un film, tra passato e presente, "che è un apologo sull'Italia di oggi", con il figlio del regista, Pier Giorgio, protagonista con tre ruoli diversi, il prete e il soldato di ventura, entrambi soggiogati dalla suora Benedetta, e l'imbroglione contemporaneo che vuole far fesso un ricco russo vendendogli le prigioni antiche di Bobbio dove nel '600 era stata torturata la monaca.

Un selfie dalla Laguna prima del tappeto rosso per la Seredova