Alessandro Gassmann a scuola era una vera 'capra': 'Mi hanno sospeso e bocciato perché…'

In tv sarà “Un professore” nella nuova fiction che lo vede protagonista su Rai Uno a partire da giovedì 11 novembre. Alessandro Gassmann però a scuola era una vera ‘capra’, parole sue. “Mi hanno sospeso e bocciato”, rivela a Tv Sorrisi e Canzoni che gli regala la cover del settimanale.

Alessandro Gassmann a scuola era una vera 'capra': 'Mi hanno sospeso e bocciato perché...'

Interpreterà Dante, un docente di filosofia capace di grande empatia con gli studenti, Gassmann dice di non aver mai avuto questa fortuna e aggiunge: “A scuola ero pessimo: non volevo andarci, avevo paura delle interrogazioni, per me era un luogo coercitivo e punitivo”. Alessandro ha frequentato il liceo Classico: “Però poi visti i risultati scadenti, i miei mi hanno trasferito in una scuola internazionale dove ho smesso definitivamente di studiare e ho preso un diploma di quelli un po’ ‘farlocchi’”. Era una capra”: “Può scriverlo”.

“Sono stato sospeso, rimandato, bocciato. Poi frequentavo poco, non ci andavo proprio a scuola. Le note fioccavano, però a parlare con i professori ci andava più mia madre, perché papà era spesso fuori. Ma io ero molto bravo a camuffare i voti: da 3 a 8, poi c’è il 4 che diventa un 7 con la zampetta... E la spiegazione ‘il prof scrive strano!’. Il 2 diventava un 5 ++. Ho passato la mia infanzia a fare questo!”, aggiunge l’artista romano.

Il ricordo più forte del periodo scolastico sono per Gassmann “le vie d’uscita dall’edificio". Il primo, invece, lo rimanda alla sua prima comunione: “Il giorno della prima comunione alle elementari, che facevo in una scuola di preti. La mattina mi misero un vestito di flanella grigio che pizzicava: sudavo, mi grattavo…era una tortura. Poi il pomeriggio feci la prima comunione nella chiesa della scuola, e la sera mi venne il morbillo. Come vede, ho solo ricordi brutti”.

In tv sarà 'Un professore' nella nuova fiction che lo vede protagonista su Rai Uno

Quando gli di chiede un ricordo piacevole, Alessandro dice: “Forse sì. Sempre alle elementari avevamo il professor Tesauro che insegnava Italiano, era calabrese e aveva una fortissima inflessione. Era un uomo dall’aspetto terrificante, con due occhi neri enormi, metteva proprio paura e invece era una persona gentile. E’ stato uno dei pochi con cui sono andato d’accordo nella mia vita, forse l’unico a cui non ho raccontato bugie”.

Le sue materie preferite? “Arte, storia e geografia. Ero invece terrorizzato dal greco e dal latino. E la matematica era uno spazio oscuro, che ho rinunciato a capire. Sono arrivato alle divisioni, poi mi sono fermato. La cosa strana è che poi ho scoperto di avere una mente matematica, erano i professori ad avere un approccio sbagliato con me”.

Oggi, se potesse, studierebbe meglio la geografia: “Mi interesso di cambiamenti climatici e di ecosostenibilità, mi appassiona conoscere i luoghi, le culture dei posti. Oggi sono concentrato sul tema della difesa del pianeta e del surriscaldamento globale”.