Amanda Bonini, la compagna di Pino Daniele al Tg1: 'Arrivati in ospedale non abbiamo trovato nessuno'

Lo scorso 4 gennaio è morto Pino Daniele. In esclusiva al Tg1 Amanda Bonini, la compagna del cantante partenopeo, ha raccontato cosa è accaduto quella terribile sera.

Amanda Bonini durante l'intervista rilasciata al Tg1

Amanda Bonini e Pino Daniele si trovavano in Maremma, quando il cantante ha iniziato a sentirsi poco bene: "Aveva dei fastidi, sentiva dei doloretti dietro alle spalle - ha raccontato la donna - Mi diceva di stare tranquilla. Evidentemente riteneva che non fosse una situazione grave". Amanda Bonini durante l'intervista rilasciata al Tg1 ha ricostruito l'accaduto: "La sera del 4 gennaio eravamo pronti per metterci a tavola - ha dichiarato - ma al momento di alzarsi dal divano ha iniziato ad avvertire un problema. 'Mi sento strano' ha detto". "Ho visto che iniziava a sudare freddo - ha proseguito la compagna di Pino Daniele - Quindi chiamo Achille (Gaspardoni, il cardiologo di fiducia del cantante, ndr), comunicandogli che forse la pressione stava scendendo. Lui ci consiglia di alzargli le gambe...". Così hanno preso la decisione di partire per Roma: "Mi teneva la mano - ha raccontato la Bonini - poi a un certo punto, proprio poco prima di arrivare al Sant'Eugenio non parlava più. E io gli ho chiesto: 'Se mi senti, stringimi la mano'. Mi ha stretto due volte la mano, come per dire ciao". Una volta arrivati in ospedale, Amanda afferma di non aver trovato nessuno ad aspettarli. Sapeva che Gaspardoni non ci sarebbe stato, ma rivela che, sentendo le sue urla, sono stati raggiunti solo da un'infermiera. 

La compagna di Pino Daniele ha mostrato i messaggi che si è scambiata con il cardiologo Achille Gaspardoni quella sera del 4 gennaio

Durante l'intervista la compagna di Pino Daniele ha anche mostrato i messaggi che si è scambiata con il cardiologo in quei momenti concitati. 

La Bonini ha raccontato che, una volta arrivata in ospedale, non ha trovato nessuno ad attenderla

Achille Gaspardoni, il cardiologo, una volta ascoltata l'intervista di Amanda Bonini al Tg1, ha rilasciato un comunicato stampa in cui afferma che "le dichiarazioni rilasciate dalla Sig.ra Bonini non corrispondono nella maniera più assoluta alla realtà dei fatti". "Da molti anni avevo in cura il Sig. Daniele dal punto di vista cardiologico facendo ripetuti interventi percutanei a causa della sua grave patologia coronarica; visitavo periodicamente il Sig. Daniele e frequentemente avevo contatti telefonici con lui e i familiari in occasione di chiarimenti terapeutici o di variazioni sintomatologiche. Peraltro il Sig. Daniele, considerata la sua familiarità con l'equipe cardiologica dell'Ospedale S. Eugenio, si è recato più volte nel corso di questi anni autonomamente e spontaneamente, anche in mia assenza, presso il pronto soccorso e gli ambulatori dell'Ospedale S. Eugenio".

Amanda Bonini insieme a Pino Daniele, il cardiologo del cantante ha risposto con un comunicato alle affermazioni della donna

 "Il 31 dicembre 2014 - prosegue il cardiologo - mi trovavo in vacanza in Trentino e sono stato contattato dal Sig. Daniele che mi riferiva la volontà di sottoporsi a visita di controllo in quanto avvertiva una vaga sintomatologia analoga e contestuale a quella avvertita dalla compagna e un vago senso di spossatezza. Si concordava comunque di effettuare una visita di controllo per il pomeriggio del 5 gennaio 2015. Peraltro, mi sentivo tranquillizzato dal vedere la sera stessa il Sig. Daniele esibirsi nel concerto di fine anno a Courmayeur trasmesso in televisione. Successivamente apprendevo che il Sig. Daniele aveva passato serenamente alcuni giorni di vacanza, verosimilmente il 2 e 3 gennaio, presso le terme di Saturnia dove aveva fatto regolarmente e senza alcun sintomo i bagni termali. Apprendevo inoltre che il giorno 4 il Sig. Daniele era stato a pranzo a un ristorante con parte della famiglia senza accusare alcun disturbo evidente".

Pino Daniele è morto il 4 gennaio, il suo cardiologo, che non era presente, afferma di aver allertato un collega, comunicandogli il suo arrivo al S. Eugenio di Roma

"La sera del 4 gennaio venivo contattato dalla Sig.ra Bonini che mi riferiva di alcuni disturbi vaghi riferiti dal Sig. Daniele caratterizzati da senso di stanchezza - fa sapere ancora il dottor Achille Gaspardoni - Le consigliavo pertanto di controllare la pressione arteriosa sistemica e di distendere il Sig. Daniele, malgrado la pressione fosse nei limiti della normalità e raccomandando di tenermi aggiornato sulle condizioni cliniche. Poco dopo venivo ricontattato dalla Sig.ra Bonini e sentendola preoccupata le consigliavo di chiamare l'ambulanza cosa che è stata fatta. Successivamente venivo ricontattato dalla Sig.ra Bonini che mi comunicava che il Sig. Daniele aveva preso la ferma decisione di recarsi al Pronto Soccorso dell'Ospedale S. Eugenio. A quel punto ho avvertito immediatamente il medico di guardia della terapia intensiva cardiologica dell'ospedale S. Eugenio, Dott. Massimo Salsano, dandogli la disposizione di andare immediatamente al pronto soccorso in attesa dell'arrivo del Sig. Daniele, cosa che è stata fatta e facilmente riscontrabile".