Ambra Angiolini, fuori dal ‘buco nero‘ grazie a Renga

Al cinema, in “Ti ricordi di me?”, è una narcolettica che soffre di problemi di memoria, nella vita Ambra Angiolini, 36 anni, non ha avuto questo problema, ma altri legati al non sapere gestire bene le sue emozioni.
“Ho un problema con le emozioni: non so gestirle perché sento tanto. Ogni cosa, anche negativa, mi rimane dentro, si ferma e resta lì – ha spiegato l’attrice a Io Donna - Avverto un conflitto tra quello che sembro e quello che sono. So che le persone pensano di conoscermi da ciò che leggono nelle interviste, ma non sempre passa la cosa giusta”.

Ambra ha raggiunto il successo da giovanissima, grazie a Gianni Boncompagni che la scelse per “Non è la Rai”, poi, gli anni a seguire, però, sono stati il suo ‘buco nero’: “Gianni Boncompagni mi ha preso dalla periferia romana che non sapevo far proprio niente e mi ha passato milioni d’informazioni, ma soprattutto mi ha insegnato l’ironia e a non puntare sulla popolarità. Staccarmene è stato difficilissimo: dovevo mantenere alto il genio che non avevo. Dopo c’è stato un buco nero: per anni ho fatto solo cavolate. Ero buia, c’era poco sole. Quando sei adolescente, non sei più quella che eri, non sai cosa sarai.
In quel periodo il difficile percorso per superare la bulimia: “Non è ricerca della perfezione fisica, è fame di amore, è un vuoto che non si riempie mai”. La Angiolini è rinata grazie all’uomo che ha al fianco, Francesco Renga, padre dei suoi due bambini, Leonardo e Jolanda, e Ferzan Ozpetek, il regista che l’ha voluta in un suo film, “Saturno Contro”: “Esco dal buco nero quando Francesco mi chiede un figlio. Lui aveva capito tutto, eravamo simili nelle fragilità. In una storia, capita che tutti da fuori vogliano capirci qualcosa, invece, ci sono persone che insieme funzionano. Ozpetek? Ero dentro una rinascita, ma non ne ero consapevole”. Oggi Ambra è felice e risolta, “una donna a cui dicono che sembra in stato di grazia. Quando ti riunisci a te stessa e non ti poni più il problema di come appari, quello che sei si vede.