Amedeo Minghi ricoverato in ospedale: la preoccupazione dei fan

Amedeo Minghi è ricoverato in ospedale a Roma. Il cantante 72enne si collega in diretta sul social su Facebook: indossa la mascherina per contrastare il Coronavirus, è affaticato, parla lentamente, la preoccupazione dai fan subito sale. Nel suo lungo messaggio piange, le lacrime gli rigano il volto. “Sapervi accanto a me è importante”, dice.

Amedeo Minghi ricoverato in ospedale: la preoccupazione dei fan

Amedeo Minghi parla dal letto di ospedale dopo giorni di silenzio che hanno immediatamente allarmato i suoi ammiratori. Vederlo con la mascherina di protezione sanitaria fa salire l’allerta, visto il momento di grande emergenza.

 

“Questa mascherina è per il Coronavirus, bisogna sempre stare attenti”, sottolinea l’artista. Poi aggiunge: “Che grande piacere stare di nuovo assieme su questa pagina che avete sempre amato, una pagina bella, con tante storie bellissime, con tanto amore vissuto, nella nostra storia e spero possa ovviamente continuare”.

Minghi spiega: “Questa diretta è soprattutto per scusarmi con voi per aver ritardato così tanto a riaprire questo dialogo interrotto così a lungo nel tempo, ma sapete quelli come me un po' così, un po' da risonanza magnetica hanno sempre avuto dei problemini e magari cadono in un brutto, triste autolesionismo che poi colpisce le persone che amiamo di più, questo è importante sottolinearlo e quelle sono quelle che da questo tipo di comportamento ci rimettono di più. Sapervi accanto per me è importante”.

Il cantante si collega in diretta dal suo letto, è sofferente e affaticato: piange

Non ci sono tanti utenti collegati, Amedeo Minghi fa una considerazione, rivolgendosi ancora ai fan emozionato e commosso: “Siamo pochi, giustamente, avete detto basta, ti abbiamo scritto, aspettato, cercato quindi alla fine giustamente avete ritenuto opportuno andarvene da qualche altra parte, prima c'erano gli annunci con tantissimi di voi che partecipavano, ora ho visto, sempre di meno. Poi le lacrime cadono e adesso le vostre lacrime più quelle del caldo, del sudore… La sostanza è questa, che siamo tornati, ci vogliamo stare, vi vogliamo essere, come prima o più numerosi”.

Il cantautore desidera stare meglio, piange, le lacrime gli rigano il volto. Vuole rivedere la sua gente: “Questa sorta di autolesionismo deve finire. Io vi penso, spero che torniate numerosi su questa pagina per rivivere insieme le emozioni che sempre abbiamo condiviso, incontri, firmacopie, riprendere il filo del discorso che io ho interrotto e che voglio recuperare. Spero di rivedervi, anche con modalità diverse dal passato, piango di lacrime di emozioni”. Non svela il motivo del suo ricovero, la preoccupazione di chi lo segue con affetto, però, è alle stelle.

Come sapete, le nuove regole stabilite dal governo italiano sono stringenti ma assolutamente necessarie. Noi tutti, ma proprio tutti, in qualsiasi regione d’Italia ci troviamo, siamo chiamati a seguirle anche per evitare di incorrere in dure sanzioni (incluso il carcere). E’ quindi assolutamente necessario rimanere in casa. Le uniche eccezioni sono dettate da esigenze di salute (visite mediche non rimandabili, incidenti). E’ poi possibile uscire sporadicamente (meglio se lo fa un solo membro della famiglia una volta a settimana) per andare a fare la spesa nei supermercati, che ricordiamo rimarranno sempre aperti. Non ci sarà mai carenza di cibo (le industrie che producono alimentari stanno lavorando normalmente) quindi è inutile farsi prendere dal panico e comprare più del necessario (sebbene fare una spesa che duri almeno una settimana è più che consigliato per limitare le volte in cui sarà necessario uscire nuovamente per rifornirsi).

Le regole che dobbiamo tutti assolutamente seguire per arginare il contagio del Coronavirus in tutta Italia

E’ anche importantissimo che durante gli spostamenti necessari si prendano precauzioni straordinarie, come quelle di rimanere almeno a due metri di distanza da chiunque altro si incontri, di non dare la mano, non baciarsi e non abbracciarsi. Bisogna poi lavarsi spesso le mani e non toccarsi mai alcuna parte del viso con esse. Se si dovessero avere anche lievi sintomi simil-influenzali (come la tosse) non bisogna uscire di casa né recarsi al pronto soccorso o dal proprio medico, ma chiamare i numeri messi a disposizione da tutte le regioni (qui l’elenco completo).