Andreas Muller e Veronica Peparini, un libro sulla differenza d’età: 'L’amore non è un numero’

Andreas Muller e Veronica Peparini sono così sicuri del proprio amore da aver scritto un libro contro i pregiudizi sulle coppie che hanno grande differenza d’età, proprio come la loro. Tra il ballerino e la coreografa ci sono infatti ben 25 anni di differenza (lei ne ha 49 e lui 24), ma il loro rapporto è ben saldo e a quanto pare molto più equilibrato di tanti amori tra coetanei. Così poche ore fa tramite un video pubblicato su Instagram, i due hanno annunciato di aver scritto un libro dal titolo ‘L’amore non è un numero’ (il riferimento alla differenza d’età è molto chiaro). “Vogliamo rubare la vostra attenzione solo per qualche secondo perché vogliamo darvi una notizia importante. No, Veronica non è incinta e no, non ci stiamo per sposare. Almeno per ora”, ha detto lui nella clip.

Veronica Peparini, 49 anni, e Andreas Muller, 24, hanno annunciato l'uscita del loro libro, 'L'amore non è un numero'

Abbiamo un regalo per voi. Abbiamo scritto un libro, siamo felici di poterlo annunciare. Lo abbiamo fatto principalmente per le persone che ci sostengono, ma anche per quelle che non ci conoscono e che a primo impatto potrebbero dire chissenefrega di questo libro”, ha continuato Andreas. “E’ contro qualsiasi tipo di pregiudizio. Vogliamo dare forza a quelle persone che magari sono bloccate nell’amore o nella vita dalle regole o dagli schemi”, ha quindi concluso, ancora una volta facendo riferimento alle tante critiche ricevute in questo anno e mezzo di relazione pubblica.

La copertina della prima fatica letteraria della coppia
La copertina della prima fatica letteraria della coppia

Poco tempo fa era stata Veronica a commentare la differenza d’età con Andreas e a spiegare di essere consapevole che si tratta di un fatto poco comune, ma che comunque i 25 anni che li separano non hanno un impatto particolarmente forte sul loro rapporto, almeno nel quotidiano. “Sarebbe sciocco ignorarla perché c’è. Credo però che in amore non sia un elemento decisivo: ognuno vive quello che sente”, ha detto.