Angelica Sepe: Napoli, amore, buonumore... e tanto cuore

"Scalinatella", "Spingule frangese", "Canzone appassiunata", "Monastero ‘e Santa Chiara", "Anema e core", "Tammuriata nera", "Reginella" sono solo alcuni dei mitici e immortali brani della canzone popolare napoletana che compongono il recital in due tempi "Napul’è Amore...Buonumore", in scena mercoledì 12 maggio alle ore 21 al romano Teatro Ghione.

Ne è protagonista Angelica Sepe, allieva e pupilla di Roberto Murolo, artista di rango nota in tutto il mondo: ha tenuto concerti in tantissime località del mondo, da New York a Cuba, da Tokio a Varsavia e Gerusalemme, dove per il 25° anniversario del Pontificato di Papa Giovanni Paolo II ha proposto una personale interpretazione de "L’Ave Maria" di Gounot e del "Panis Angelicus" di Franck.

Con la sua voce intensa e appassionata Angelica regalerà alcune delle più belle melodie classiche partenopee, per farne riscoprire il senso e il sapore più naturale.
"Il mio sarà un viaggio leggero in musica ma anche una pagina di cultura della vita: il recital che ho già portato in giro per il mondo, infatti, suscita un sorriso, provoca una lacrima, riesce ad innescare forti emozioni", spiega Angelica Sepe, una donna dal "cuore che sa sorridere".

Non mancheranno poi un omaggio a Gabriella Ferri con una estemporanea versione della sua "Zazà", un omaggio a Pino Daniele con una personale ed intensa versione di "Terra Mia", un omaggio ad Enzo Gragnaniello cui Angelica dedicherà "Senza voce", un brano inedito scritto dal cantautore, un divertente omaggio a Carosone attraverso un medley delle sue "Caravan Petrol", "Maruzzella" e "Sarracino" ed infine, ma non ultimo in ordine d'importanza, un tenero ricordo di Roberto Murolo con una intrigante "Scalinatella".
L'incasso del recital al teatro Ghione servirà per raccogliere fondi da destinare all’Ospedale "Nostra Signora del Buon Consiglio" di Tirana, voluto da Madre Teresa di Calcutta.