Annamaria Bernardini de Pace replica ancora una volta a Raoul Bova, stavolta sulle pagine di Chi, domani in edicola.
La querelle che si è scatenata dopo l'intervista dell'attore concessa a Vanity Fair, settimanale che l'ha messo in copertina, in cui aveva parlato della sua separazione da Chiara Giordano e fatto nemmeno troppo velatamente un 'j'accuse' all'ex suocera Annamaria Bernardini de Pace, ha aperto nuovamente una questione assai spinosa. Immediatamente il giorno seguente, sul Corriere della Sera, l'avvocato matrimonialista aveva detto la sua, chiarendo che era Raoul Bova a fare la guerra a lei e alla figlia e non viceversa,. Annamaria Bernardini de Pace aveva pure sottolineato come la scelta dell'attore le fosse apparsa fuori luogo: le sue dichiarazioni erano uscite nero su bianco nel giorno in cui Chiara Giordano affrontava la perdita del suo amato padre, dopo settimane di agonia.
Domani, sul nuovo numero di Chi la vicenda verrà ricostruita nei dettagli. Sul settimanale anche la replica di Annamaria Bernardini de Pace a Raoul Bova.
"Se mi chiamassi Concetta De Cazzis, non servirei a niente. Il mio nome invece, è un buon traino pubblicitario. Che il mio ex genero Raoul Bova lo usi pure. Tanto, com'è sempre stato non gli faccio pagare niente", ha detto il legale.
Sul Chi pure altri dettagli sulle cause che Raoul Bova ha intentato contro Chiara Giordano e l'ex suocera, in particolare un procedimento intentato dal 43enne contro la Bernardini De Pace per "un'intervista a me attribuita e che invece non ho mai fatto".
Per il settimanale di Alfonso Signorini, tra l'altro, il divo, ora legatissimo a Rocìo Munoz Morales, avrebbe rigettato i termini per la separazione consensuale proposti dall'ex moglie e intentato un procedimento per la separazione giudiziale contro di lei.
Intanto su Instagram Annamaria Bernardini de Pace, per rendere tutto più esaustivo, ha mandato online un'immagine in cui è immortalata una frase di Franz Kafka: "L'uomo torturato dai propri diavoli si vendica insensatamente contro il prossimo". E ha poi cinguettato: "Così si possono spiegare tante cose". La replica è servita, anche se difficilmente finirà qui.
