Benedetta Valanzano, un inno per salvare la terra dei fuochi

La sua voce per un inno che regali speranza alla terra in cui è nata. Benedetta Valanzano ha debuttato da cantante con "Una terra che tace", un brano di Claudio B. Lauri e Luca Toller, nato dalla collaborazione con la compagnia teatrale di “L'anima buona di Lucignolo” e ispirato a una lirica di Cesare Pavese contenuta nella raccolta “La terra e la morte”.

Benedetta Valanzano diventa cantante per dare speranza alla terra dei fuochi

L'attrice nei mesi scorsi, sui social network, insieme a molti altri personaggi dello spettacolo, ha 'adottato' un comune campano, facendosi fotografare con un cartello in mano che incitava a non far morire la terra dei fuochi. Il suo impegno sociale è voluto andare oltre. “Da sempre vivo la mia terra - ha spiegato la Valanzano - Non ho mai pensato di strumentalizzare “la terra dei fuochi”, la mia è una canzone lontana dai cliché, un inno di speranza e una preghiera collettiva. E ha aggiunto: “Non dobbiamo tacere, ma farci ascoltare: non è vero che non cambierà mai nulla”.

L'attrice su FB si era già impegnata socialmente a favore dei comuni campani 

"Una terra che tace" è stata esclusa dal prossimo Festival di Sanremo: "Non l'hanno ammessa: per un'attrice era un'idea folle poter cantare coi i big all'Ariston: ci ho provato perché Fabio Fazio da sempre è sensibile ai temi sociali”. Benedetta non si è data per vinta. Il singolo è uscito dal 10 febbraio scorso nei negozi di dischi e anche su iTunes. C'è pure un video-clip con la regia di Claudio D'Avascio. Per sensibilizzare, per far sentire la propria rabbia contro la piaga dei rifiuti tossici e dei roghi che interessa le provincie del territorio della Campania. Come recita il brano: “C’è una terra che tace, sotto un seno di cemento”, “una terra che muore”, “Eppure da vent’anni io sapevo”.