Bertolucci, Verdone, Sorrentino, Costanzo & Co

Una serata splendida ed elegante, un appuntamento unico, come ogni
anno. I Ciak d’Oro chiudono la stagione cinematografica premiando i film più
graditi a giornalisti, critici e, soprattutto, al pubblico.
La caccia all'invito è spasmodica. Sono, infatti, meno di
cento gli invitati nello splendido giardino della sede della
Mondadori di Via Sicilia a Roma.

Ad accogliere gli invitati Giovanella Dragosei e la direttrice Piera
Detassis che, quasi afona, è riuscita a presentare insieme al ‘sornione’ Claudio Masenza l’evento.
Momento importante anche per registi, produttori, distributori,
premiati e candidati: ci si conosce, si parla, si scambiano idee.
Paolo Sorrentino, super premiato con il suo film "Le conseguenze
dell'amore"
, si è emozionato vedendo il maestro Bernardo Bertolucci.
"Prima di girare il mio film ho visto per l'ennesima volta ‘Ultimo
tango a Parigi’"
, ha detto ritirando il suo Ciak d'Oro.
Tra i più soddisfatti della presenza di Bertolucci è stato il sindaco Walter Veltroni, presente per tutta la cerimonia, che ha consegnato il
premio proprio al regista per "L' ultimo imperatore", miglior pellicola tra i Ciak d'Oro degli ultimi venti anni. "Sono contento – ha affermato il sindaco -
perché dopo tanti anni mi ritrovo a premiarlo per un film che amo".

Una festa legata anche al cinema ‘made in Campania’. Premiata, infatti, Antonietta De Lillo con il Ciak speciale per “Bello e invisibile”, una pellicola della quale la rivista ha acquistato i diritti per allegarla ad un prossimo numero.
Entusiasta Carlo Verdone, vincitore come migliore attore. Ha ringraziato
Aurelio De Laurentiis (premiato come miglior produttore) per
averlo 'sradicato' da dietro la macchina da presa. "Mi sono
divertito
- ha detto - ho intrapreso la mia carriera con incoscienza e sono
soddisfatto del risultato ottenuto"
. Tra gli altri attori premiati, Barbara
Bobulova, Lisa Gastoni e Favino, impossibilitato a
muoversi dal set di “Bartali”.
Cinque Ciak d'Oro sono stati assegnati a "Le conseguenze dell'amore": miglior film, miglior regia, miglior montaggio (Giogiò Franchini),
miglior sonoro in presa diretta (Daghi Rondanini e Emanuele Cecere) e
il miglior manifesto (Alessandro D'Alessandro per Touch Creative Lab).
Quattro a "Il resto di niente" di Antonietta De Lillo:
scenografia (Beatrice Scarpato), costumi (Daniela Ciancio), fotografia
(Cesare Accetta) e il Ciak d'Oro-Mini a “Bello e Invisibile”. Quello per la miglior sceneggiatura è andato a “Le chiavi di casa”. Con Gianni Amelio in Cina per il nuovo film, a ritirare il premio Sandro Petraglia. Miglior opera prima a Saverio Costanzo, che ormai si è aggiudicato il ‘grande slam cinematografico’ (Nastri d’Argento, David di Donatello e Ciak d'Oro).

La serata è trascorsa in armonia, respirando il cinema vero. Una notte con i protagonisti della settima arte. Il resto è niente.

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© 2005 GossipNews - Foto: M. Bruni