Carlo Conti, felice di diventare padre

Carlo Conti, felice di diventare padre

Per Carlo Conti il 2014 sarà un anno davvero speciale, saluterà la nascita del suo primo figlio insieme alla moglie Francesca Vaccaro. A "L’Arena" di Massimo Giletti, il conduttore, parlando di questa paternità arrivata a 50 anni, ha dichiarato: Vivo con grande entusiasmo, allegria e gioia l’idea di diventare padre. Mio babbo è morto quando avevo 18 mesi, quindi per me è un ruolo da scoprire e da inventare, non ho un riferimento. Ma se avessi aspettato ancora un po’, sarei diventato nonno di questo bambino….

Il presentatore toscano, durante un’intervista rilasciata a “Diva e Donna”, ha raccontato come ha trascorso il Capodanno: “Benissimo - ha detto - con mia moglie e la sua pancia che cresce: ormai è conto alla rovescia per la più grande soddisfazione della vita, il mio primo figlio. Con lui a salutare l’arrivo del nuovo anno c’era pure il suo grande amico Leonardo Pieraccioni: “Siamo l’uno per l’altro il fratello che non abbiamo avuto - ha spiegato Conti descrivendo il suo rapporto con il famoso regista - Come il titolo del suo nuovo film, il nostro 31 dicembre è stato ‘un fantastico via vai’ di gente: emozioni, sorrisi e allegria”.

Per Conti il 2013 è stato un anno ricco di soddisfazioni anche dal punto di vista lavorativo con “L’Eredità” sempre leader di ascolti e “Tale e quale show” programma dell’anno. Ha anche pubblicato un libro, “Cosa resterà dei migliori anni, piccolo dizionario della memoria”, edito dalla Mondadori, che ha voluto dedicare ai figli e al futuro: “Inizialmente - ha spiegato - solo al futuro. Poi ho saputo che aspettavamo il nostro primo bambino e mi è sembrato naturale far rientrare i figli nel futuro: probabilmente, sorrideranno anche loro, un giorno, pensando a cosa facevano e come si divertivano i genitori”. Il motto di Carlo è “se vuoi avere ricordi, devi vivere”: “E’ fondamentale - ha affermato - la vita ti insegna, errori compresi. Solo chi non fa, non sbaglia. Bisogna sbagliare, migliorarsi, prendere porte in faccia, scivolare e poi rialzarsi: è questa la cosa fantastica della vita. L’ho imparato da mia madre, insieme con l’onestà e il rispetto: la vita è una bene preziosissimo, non una gara con gli altri”. Principi che sicuramente insegnerà anche al bebè in arrivo.

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