Carlo Conti in 'Si dice babbo!' racconta com'è diventare papà a 50 anni

Uomo di successo in tv, si prepara a condurre il prossimo Festival di Sanremo, di cui è pure il direttore artistico. Carlo Conti è sempre sotto i riflettori, anche se ora le gioie più grandi le prova in casa. Il 53enne è al settimo cielo da quando la moglie, Francesca Vaccaro, 42 anni, gli ha regalato il piccolo Matteo, venuto al mondo l'8 febbraio scorso.

Carlo Conti, insieme alla moglie Francesca Vaccaro, porta a spasso il piccolo Matteo

Carlo Conti ha voluto raccontare come è cambiato il suo mondo in un libro, "Si dice babbo!", edito da Mondadori. Nel volume il conduttore, come svela Diva e Donna che pubblica alcuni estratti del libro, scrive una lunga e toccante lettera al figlio in cui racconta l'emozione di essere diventato papà, o 'babbo', come vuole lui, a 50 anni. Ma pure le preoccupazioni per la differenza d'età con il figlio.
Carlo Conti in "Si dice babbo!", esprimendo in ogni pagina la felicità per Matteo, ha anche sottolineato come al momento della nascita del bimbo abbia pensato a cosa significhi diventare papà a 50 anni e oltre. "Uno dei primi pensieri quando sei nato è stato che quando avrai dieci anni, io ne avrò sessantadue", ha scritto.
"Mi sono fatto tutto un film nel quale vengo a prenderti a scuola e la maestra ti chiama dicendo: "Matteo è arrivato il nonno"", ha poi continuato Carlo Conti.

Il conduttore cammina spedito con il bimbo nel marsupio
Solo sorrisi per Carlo Conti, felicittimo della paternità

"Oppure, variazione sul tema: "Suo nipote non è ancora uscito". Terrificante. Troppo, per infliggerselo più dello stretto necessario - ha aggiunto il presentatore - Così, ho riavvolto la pellicola. E trovato due trucchi. Il primo: fare finta di niente. Forse che tutte le mattine quando mi alzo penso: "Accidenti, ho 50 anni?". No, non lofaccio. Allo stesso modo, non fermarsi troppo a riflettere sugli anni versati è sicuramente un modo per preservare la propria salute, almeno quella mentale. Il secondo: rilanciare di dieci anni. Con una bella dose di ironia bisogna diventare capaci di proiettarsi in avanti. Settanta-venti fa molta meno paura di sessanta-dieci. Per non parlare di ottanta-trenta! E' tutta una questione di prospettiva: anche se la distanza è sempre la stessa, più la sposti nel futuro e meno intimorisce".

Carlo in un negozio fa salutare i paparazzi all'esterno dal suo bimbo

"Ciò che conta è la salute", ha poi concluso Carlo Conti parlando in "Si dice babbo!" delle preoccupazioni legate all'essere diventato papà a 50 anni. "Stare bene, fisicamente e mentalmente. O almeno tentare di preservarsi decentemente, quel tanto che basta a venire a prenderti a scuola ed essere il babbo forse meno giovane, ma più simpatico del quartiere!".

Solo così si supera la preoccupazione di diventare papà a 50 anni, che poi oggi a questa età si è comunque genitori sprint.