''Devo essere trattata come un fiore'': Carlotta Mantovan, vedova di Frizzi, ha un crollo emotivo per i giudizi a 'Ballando con le Stelle'

  • Frustrata per le parole che le sono state dette, ammette che vorrebbe un trattamento ‘ad personam’
  • La 40enne si confronta: “Le persone come me, che hanno sofferto, hanno bisogno di leggerezza”

Non ci sta e chiede, senza mezzi termini di essere trattata diversamente dagli altri concorrenti. Carlotta Mantovan, vedova di Frizzi, ha un crollo emotivo per i giudizi a 'Ballando con le Stelle’ e in lacrime sottolinea: “Devo essere trattata come un fiore". Le parole dei giudici l’hanno ferita, ammette che desidererebbe altro, un trattamento ‘ad personam’, ossia strutturato su di lei, donna 40enne, madre di una bambina di 10 anni, che ha sofferto.

''Devo essere trattata come un fiore'': Carlotta Mantovan, vedova di Frizzi, ha un crollo emotivo per i giudizi a 'Ballando con le Stelle'

Milly Carlucci manda un video che racconta tutta la frustrazione della giornalista. "Fredda, falsa, gelida, sono aggettivi che non mi appartengono. Non sono stati utilizzati solo per il ballo, ma anche per la mia persona e questo mi ha infastidito, dice Carlotta piangendo. “Sono abituata a non dare giudizi così netti su una persona e le persone come me, che hanno sofferto, hanno bisogno di leggerezza e per questo sono venuta qui. Ne ho bisogno, la cerco tutti i giorni, anche nelle cose stupide e banali, come mettere le ciglia finte. Questa leggerezza mi fa andare avanti nel quotidiano”, aggiunge.

Frustrata per le parole che le sono state dette, ammette che vorrebbe un trattamento ‘ad personam’

Tra le lacrime la Mantovan prosegue: “Io insegno a mia figlia a essere positiva. Sono una persona riservata che non va forzata nelle emozioni, quindi così come la televisione raccoglie e dà a voce a chi ha bisogno di esternare il proprio dolore, dovrebbe anche essere capace rispetto a chi, come me ha un pudore verso il dolore e un senso della dignità forte. Io sono una persona delicata, sono come un fiore, devo essere trattata così. Non mi si possono dire le stesse cose dette a persone magari strutturate diversamente da me. Potrebbero essere più attenti nei giudizi che danno, visto che danno giudizi così perentori". 

La 40enne si confronta: “Le persone come me, che hanno sofferto, hanno bisogno di leggerezza”

Dopo la sua performance in pista Carlotta si confronta coi giudici. Ivan Zazzaroni, colpito, le dice: "Noi siamo la leggerezza fatta a giuria, non siamo la giuria della vita, giudichiamo il ballo, ma non c'è alcuna intenzione di ferire nessuno, mai”. "Tutti nella vita abbiamo avuto grossi dolori, il problema è che il tuo è pubblico. Detto ciò sarebbe ingiusto se ti trattassimo in maniera diversa dagli altri. il rispetto che tu chiedi c'è, te lo assicuro, ma il trattamento che ti riserviamo è come quello per gli altri”, replica Fabio Canino

I giudici rispondono e dicono la loro

Carolyn Smith sottolinea: “A me dispiacciono le parole che ho sentito. Quando io faccio un giudizio non parlo mai della persona, ma solo di ballo. Quando parlo di ballo sterile è un linguaggio mio per dire che è tutto giusto. M che per me ci vuole un po' di sporcizia, emozione”.

Lei ribatte ma pare tranquillizzarsi

"Sono contenta abbia spiegato cosa intenda con il suo sterile, perché per noi era difficile capire. Siamo persone sensibili e forse non abbiamo la sveltezza per replicare”, precisa la Mantovan allora. Selvaggia Lucarelli infine chiosa:Il più bel regalo che noi possiamo farti è non compatirti, perché se lo facessimo ti legheremmo al passato e noi non vogliamo farlo”.