Carolina Marconi sterile dopo la chemio: 'Prima ho congelato un ovulo, ma uno solo'. Il motivo

Carolina Marconi non mette da parte il suo sogno di essere mamma. Vuole adottare un bambino e si batte con una raccolta firme perché la legge italiana al momento non glielo permette. Per lo Stato lei, guarita dal tumore al seno, deve aspettare 5 anni per poterlo fare. La 44enne desidera far cambiare le cose: le sembra profondamente ingiusto. A Chi rivela che, sterile dopo i lunghi cicli di chemio, prima di sottoporsi alle cure per il cancro, ha congelato un ovulo. Solo uno: ne spiega il motivo.

Carolina Marconi sterile dopo la chemio: 'Prima ho congelato un ovulo, ma uno solo'. Il motivo

“Anche solo per un periodo, le chemio, in sostanza, ti rendono sterile. Così, io, prima di iniziarle, ho congelato un ovulo. Uno solo. Dunque, ho il 10% di possibilità di rimanere incinta: avrei dovuto congelarne 10, ma non potevo fare terapie ormonali con il tumore al seno, sarebbero state un accelerante per il male”, racconta Carolina.

“Ora, per altro, siccome devo aspettare per provare a rimanere incinta, ho pensato: ‘Intanto adotto un bambino’. Mi sono anche informata sull’utero surrogato, conosco persone che vi hanno fatto ricorso, ma, come dire, per me è troppo. Parlo solo per me, ovviamente. E poi ci sono tanti bambini spaventati, abbandonati... Ma perché devo andare in America, a Los Angeles, stare lì un anno? Ma perché non adottare un bambino cui dare tutto il mio amore? Fra me e Alessandro, i nostri fratelli, le nostre sorelle, i nipoti, i miei e i suoi genitori, c’è una certezza: se adottassimo un bambino, quel bambino crescerebbe viziato”, sottolinea ancora la Marconi.

L'ex gieffina 44enne si batte per poter adottare un bambino col compagno Alessandro Tulli

“Se per i medici sono guarita, per lo Stato non lo sono. Per ogni tipo di tumore bisogna aspetare un tot di tempo: 5 anni, dieci, vent’anni... io per il mio devo aspettare 5 anni: potrei adottare, dunque, a 49 anni. E intanto i bambini crescono nelle strutture. E’ un sistema che va cambiato”, precisa la showgirl venezuelana. E dice: “Io voglio battermi proprio per l’oblio oncologico, che è già legge in Olanda, in Belgio, in Francia… Con la fondazione l’Associazione italiana oncologia medica stiamo raccogliendo le firme perché chi è guarito non sia più obbligato a dichiarare di avere avuto la malattia: ce ne vogliono centomila, in un mese siamo già a 70 mila”.

Carolina Marconi ha momenti ‘down’, ma sta bene, grazie anche all’amore di Alessandro Tulli e della sua famiglia: “Sarò un po’ matta, ma io mi sento pazzesca. Mi sento bellissima con la mia cellulite. Lo scriva, la prego: la bellezza non è perfezione, passa per la testa e per il cuore. Amo la vita, amo tutto quello che sto sentendo in questo momento”.