Cecilia Rodriguez, confessione choc: 'Ho sofferto di bulimia e anoressia’

Cecilia Rodriguez, ospite della prima puntata di “Rivelo”, trasmissione condotta da Lorella Boccia, in onda su Real Time, confessa di aver sofferto di bulimia e anoressia. Finora non aveva mai detto a nessuno dei suoi disturbi alimentari, che fortunatamente ha superato.

Cecilia Rodriguez, confessione choc: 'Ho sofferto di bulimia e anoressia'

Si racconta a cuore aperto. Cecilia Rodriguez esordisce così: “E’ una cosa che non ho mai raccontato, forse ad Ignazio”. Parla del fidanzato Ignazio Moser. Poi continua: “Ho avuto un periodo quando ero arrivata in Italia che volevo fare la modella e ovviamente loro (le agenzie di moda, ndr) mi hanno detto si ti prendiamo, ma devi lavorare sulla tua immagine, devi sistemare i denti, andare in palestra, metterti a dieta”.

“Ho detto ok va bene. Sono andata da un nutrizionista che mi ha dato una dieta dove mi hanno tolto tutto, volevo dimagrire e mettermi in forma per poter lavorare”, spiega ancora la bella 29enne. Da lì sono iniziati i disturbi alimentari. Ceci rivela: “Mangiavo quantità industriali per saziarmi e dopo mi sentivo male e vomitavo. Ho sofferto di bulimia e anoressia”.

Cecilia Rodriguez era entrata nel tunnel della bulimia e dell’anoressia. La sorella di Belen confessa un particolare momento che l’ha aiutata a venirne fuori: “Era Natale ed eravamo a casa di Fabrizio Corona. Entro nel panico perché mangiamo tanto. Allora vado in bagno, ma c’era un enorme corridoio e ho difficoltà a vomitare”. La ragazza butta fuori tutto il cibo ingerito, ma viene raggiunta in bagno dalla mamma, Veronica Cozzani. La donna si era resa conto che qualcosa non andava per il verso giusto.

L'argentina parla per la prima volta dei disturbi alimentari passati a 'Rivelo'

“Mia madre ha capito e ha cominciato a seguirmi di più”, sottolinea Cecilia Rodriguez. E aggiunge: “Non l’ho mai raccontata a nessuno e ho sbagliato, perché è una cosa da condividere con un familiare, a tante ragazze succede questo”.

E’ riuscita a cambiare rotta: “Per fortuna la testa ce l’ho ancora, così ho capito che non si doveva fare questo, mi son vergognata a dirlo, ma in un mese ne sono uscita e non ho avuto bisogno di cercare aiuto nella famiglia anche se penso che con l’appoggio della famiglia si possano risolvere tante cose”.