Ciak D'oro 2002: una vera festa del cinema

Finalmente una festa di cinema con chi realmente fa
parte del cinema, del vero cinema, quello che ci fa
conoscere in tutto il mondo e non quello che negli
scorsi anni è stato sovvenzionato e magari uscito in
una sola sala cinematografica. Nei dieci tavoli
allestiti, solo registi, sceneggiatori, produttori, distributori, attori
(finalmente grandi attori intervenuti per ritirare un
premio cinematografico), uffici stampa (i più
importanti). Una vera festa del cinema insomma, quella
organizzata dal mensile Ciak diretto da Piera Detassis
che ha assegnato al film di Bellocchio "L'ora di
religione" cinque Ciak d'Oro, il più commovente
quello allo stesso Bellocchio con Castellitto che
strillava di gioia e allo stesso protagonista
applaudito dalla sua compagna Margaret Mazzantini.

A
pochi metri si gustava lo spettacolo Pedro Almodovar
vincitore del Ciak D'oro per il miglior film straniero
con lo splendido "Parla con Lei". E' rimasto fino alla
fine della cerimonia assediato da fotografi e
giornalisti. Ma allo stesso tavolo di Bellocchio
(accompagnato) e Sergio Castellitto (accompagnato)
hanno chiacchierato tutta la serata Margherita Buy
(miglior attrice protagonista) e Virna Lisi (alla
carriera). Nel tavolo di Almodovar invece la sempre
affascinante Mariangela Melato (attrice non
protagonista) e Leo Gullotta (attore non
protagonista).

Molto interessante, finalmente notare
la presenza di giovani autori e registi tra cui il
disponibilissimo Marco Ponti (che ci ha fatto anche
vedere il suo nuovo tatuaggio) regista di "Santa
Maradona" che ha reso famoso "il nuovo Mastandrea" in
arte Libero De Rienzo con cui girerà anche il suo
prossimo film.

Ma come sempre un premio speciale
(oltre a quello più concreto ritirato per le colonna sonora
di "Da zero a dieci" da lui prodotto) va ad un
grandissimo produttore del cinema italiano, il più
coraggioso, il più semplice e il più simpatico
degli ultimi anni, che molte persone potrebbero
scambiare per una rockstar, visto il look (ricordiamo anche il cameo nel
film di Ligabue). Mi ha raccontato di aver acquistato la
camicia, indossata alla cerimonia, in una
bancarella dell'usato in un festival italiano tenutosi
ad Edimburgo. Tra i suoi ultimi impegni la produzione del
nuovo film di Muccino e quello del grande Gianluca
Maria Tavarelli.

Gli unici che sono rimasti tutta la
sera in piedi (volutamente) sono stati gli uffici
stampa che hanno controllato la visuale e i movimenti
dei propri attori e dei produttori/distributori per i
quali lavorano. Un modo di festeggiare il cinema senza
ostentazione e falsità, cose che ultimamente
circondano lo "star system" italiano che stenta a
decollare.

Una splendida festa dunque, dove per la prima volta
in dodici anni non ho visto neanche un
"imbucato", autentica e nota piaga della maggior parte dei party romani.
Grazie a Ciak e a Piera Detassis.
Tutte le foto dell'evento nello Speciale