"Issate la contessa!" ordinerebbe qualcuno se ci si trovasse in uno degli storici film di Totò. Ma, purtroppo, siamo solo nel Ristorante di Rai1 e la contessa da sollevare o, meglio, da risollevare, non e' l'abbondante sofferente protagonista di una pellicola in bianco e nero ma la coloratissima Patrizia De Blanck.
In un'escalation di colpi di scena, la puntata del Ristorante non ha fatto prigionieri.
Ne sa qualcosa Hugo Barrett, il bel modello eliminato dal gioco, dopo aver perso il confronto con il campione di casa, Gianfranco Rosi.
E ne sa qualcosa la De Blanck, attaccata anche in diretta da una Tina in versione vamp stirata e inamidata. La Cipollari denuncia la sua antipatia (qualcuno parla di odio...) nei confronti della contessa, ed accusa il gruppo di pensarla come lei ma di tacere. Il risultato della bottade? Ammutinamenti, dissensi e grande solidarietà nei confronti di Patrizia. Salvo poi una ricca nomina di massa.
Proprio così: stipati nell'angusta dispensa, ermetica tanto da non far uscire un minimo di coerenza, i suoi alleati piu' preziosi e fedeli hanno mandato al televoto la contessa de noantri.
E, contro di lei, un ragionevolissimo neo-direttore Manuele Labate schiera la contendente più idonea: proprio quella Tina che ha diviso il pubblico con le sue chiassose prese di posizione.
Tradita anche dal suo Giucas, la De Blanck e' rimasta molto sorpresa della nomina. Non piu' di quanto siamo rimasti sorpresi noi nel vedere nuovamente accolta come una star la Prati, che solo pochi giorni fa la produzione aveva "espulso dal gioco e dal programma". Misteri dell'auditel, certo, visto che il bel fisico della nostra Pamelona nazionale indubbiamente fa ancora scintille.
Per il resto, che dire? Con un'Antonellina Clerici sempre più sopraffatta dalle intemperanze dei suoi locandieri, stasera le pillole trash non sono mancate: Serena Grandi che incita all'amore, Naike Rivelli paladina dei calmi, Pamela Prati e Michela Rocco che litigano sulle nomine di Miss Universo '83. Reality trash, come sempre.
E Tina, ancheggiando, se la ride.
