Clarissa Marchese spiega la fuga da Miami: 'Le persone non rispettano le regole’

Clarissa Marchese ha raccontato come mai ha deciso di abbandonare gli Stati Uniti, dove si era trasferita insieme al marito Federico Gregucci. Dopo un paio d’anni in Florida si è accorta che non si tratta del Paese più sicuro e ospitale del mondo e così sta organizzando il rientro in Italia, anche perché lo scorso marzo è venuta al mondo la piccola Arya e farla crescere tra disuguaglianze sociali e violenza non è di certo l’idea più saggia. La spinta definitiva è arrivata dopo aver visto come gli americani, a partire dal Presidente Trump, hanno gestito (male) la pandemia di Coronavirus (sono il Paese con più morti al mondo, ben oltre 200.000).

Clarissa Marchese, 26 anni, insieme al marito Federico Gregucci, 31, e a loro figlia Arya, nata lo scorso marzo

“Arya è arrivata l’11 marzo, in piena pandemia. Quindi, dalla sua nascita in poi, ho vissuto con la paura che lei potesse risultare positiva al Covid-19. In America è un fuggi fuggi generale. Siamo scappati quando l’attenzione si è spostata dal Coronavirus alle proteste contro il razzismo, creando disattenzione su regole sociali e sanitarie”, ha spiegato Miss Italia 2014 al settimanale ‘Nuovo’.

“Nel pieno dell’emergenza sanitaria in Italia si è ricorsi al lockdown per cercare di contenere il più possibile i contagi e la situazione oggi è migliorata. Invece negli Stati Uniti questo non è avvenuto. In più il quadro si è aggravato in seguito alle rivolte contro le violenze razziali. Alle nove di sera scattava il coprifuoco, c’era l’obbligo della mascherina e del distanziamento sociale, ma per protesta migliaia di persone non rispettavano le regole, ha poi aggiunto.

Ora la 26enne, sposata con Federico Gregucci, sta organizzando il rientro nel Bel Paese, che la porterà a vivere a Firenze. “Stiamo cercando di capire come fare con la spedizione dei pacchi. Ho scoperto che un pacco piccolo costa 390 dollari. Io ne dovrei spedire almeno sei, direi che forse non conviene”, ha fatto sapere con un po' di ironia. Una soluzione, però, alla fine si troverà…