Corrado Guzzanti truffato dall’amico-agente: 'Mi ha rubato 900mila euro. Scoppiavo a piangere nel sonno’

Corrado Guzzanti è stato truffato. Il suo amico e agente gli ha rubato 900mila euro. Il comico 53enne piangeva nel sonno. Aveva difficoltà a fare persino la spesa. Lo racconta testimoniando nel processo per truffa contro Valerio Trigona.

Corrado Guzzanti truffato dall'amico-agente: 'Mi ha rubato 900mila euro. Scoppiavo a piangere nel sonno'

“Per un lungo periodo - dice Corrado Guzzanti, come riportato dal Corriere della Sera - ho avuto difficoltà a dormire per gli incubi e gli scoppi di pianto nel sonno. Questa cosa mi imbarazza ma per fortuna, grazie alla mia compagna che mi è rimasta sempre vicina a farmi coraggio, con molta lentezza ho ripreso a vivere. Ero in difficoltà anche a fare la spesa. Nel 2014 me la sono cavata con due o tre lavori che mi hanno permesso di guadagnare abbastanza per pagare le tasse e la casa e sono stati come una specie di terapia per ripartire. Poi nel 2015 è arrivato un nuovo progetto”.

E’ stato truffato e ha problemi a parlare di quel che è accaduto. Corrado Guzzanti al pm Antonio Carlucci sottolinea: “Sono stanco”. Deve aspettare venga fissata un’altra udienza. La truffa milionaria del socio, manager e amico Valerio Terenzio Trigona lo ha ferito moltissimo, oltre a metterlo in difficoltà estrema. “Ogni volta che viene pronunciato il suo nome è una pugnalata al cuore. Il trauma emotivo, posso dire ora a cinque o sei anni di distanza, è stato più forte di quello economico e finanziario”, precisa ancora.

Trigona avrebbe agito assieme al suo dipendente, e presunto complice, Cesare Vecchio, uno nella qualità di produttore degli spettacoli di Corrado Guzzanti, l’altro come amministratore unico della Ambra srl. La truffa contestata nel processo ammonta a 400 mila euro, ma la cifra potrebbe essere molto superiore. Trigona infatti, avendo la disponibilità anche di altri conti correnti del comico, come scrivono i pm, “ometteva il pagamento delle imposte si legge negli atti o pagava parte di tali imposte in ritardo, generando un debito del Guzzanti verso l' erario di 900mila euro”. E nel 2013 è arrivata ‘la mazzata’: l’ufficiale giudiziario lo ha avvisato del pignoramento della casa e lui ha scoperto il raggiro.

Nel corso della testimonianza Corrado Guzzanti, truffato malamente, racconta di quel periodo: “Ho scoperto di essere talmente rovinato che 500 euro mi avrebbero fatto comodo”. Poi ha ripreso a lavorare come un matto. “Sono andato avanti a scatolette di tonno”, ironizza. Ma il dolore è stato enorme.