Cristina Parodi: 'Ho paura per mio marito Giorgio Gori perché…’

Cristina Parodi confessa: “Ho paura per mio marito Giorgio Gori”. E’ preoccupata per lui. L’ex manager 60enne, sindaco di Bergamo, è impegnato 24 ore al giorno con l’emergenza Coronavirus che ha annientato la città. La giornalista 55enne a Oggi, in una sorta di diario dei giorni impossibili, racconta il momento drammatico che l’avvolge insieme agli altri concittadini ormai da giorni.

Cristina Parodi: 'Ho paura per mio marito Giorgio Gori perché...'

“Giorgio non si è mai fermato un attimo dall’inizio di questa epidemia - sottlinea Cristina Parodi - Mio marito lavora dal mattino alla sera sempre in prima linea, come se questo virus non potesse toccarlo. Sono preoccupata per lui, ma so che non potrei mai convincerlo a fermarsi”.

Cristina Parodi è devastata. “Non dimenticherò mai l’immagine straziante e lancinante dei camion militari che portano via da Bergamo le bare delle vittime”, sottolinea. Non ci capacita che la sua città sia il luogo più colpito dal Coronavirus: “Ufficialmente finora sono quasi 2000 le vittime del contagio in provincia, ma purtroppo è una stima molto più bassa del dato reale. I morti potrebbero essere quattro volte tanti, forse di più”.

Il 60enne, sindaco di Bergamo, è impegnato 24 ore al giorno con l’emergenza Coronavirus

“La cosa più triste è che questa pandemia spazzerà via un ‘intera generazione di anziani”, spiega la Parodi. A confortarla la dolcezza dei figli, tornati a casa in quarantena: “Alessandro è tornato da Siena, dove stava facendo uno stage dopo la laurea. Le mie ragazze sono rientrate dall’Inghilterra: benedetta studiava per un master a Canterbury e Angelica, la piccola, frequentava l’ultimo anno del college. Con loro due non ci siamo ancora abbracciate. Stanno finendo l’isolamento di due settimane per essere certe di non essere contagiose. Ma la loro presenza a casa è una gioia immensa”.

I suoi ragazzi percepiscono il momento grave. “Alessandro fa il volontario: va a comprare la spesa per gli anziani e la consegna a casa. Ci ritroviamo la sera a guardare film, a discutere di ansie e progetti futuri, a confortare Giorgio che non si è mai fermato”, dice.

Come sapete, le nuove regole stabilite dal governo italiano sono stringenti ma assolutamente necessarie. Noi tutti, ma proprio tutti, in qualsiasi regione d’Italia ci troviamo, siamo chiamati a seguirle anche per evitare di incorrere in dure sanzioni (incluso il carcere). E’ quindi assolutamente necessario rimanere in casa. Le uniche eccezioni sono dettate da esigenze di salute (visite mediche non rimandabili, incidenti). E’ poi possibile uscire sporadicamente (meglio se lo fa un solo membro della famiglia una volta a settimana) per andare a fare la spesa nei supermercati, che ricordiamo rimarranno sempre aperti. Non ci sarà mai carenza di cibo (le industrie che producono alimentari stanno lavorando normalmente) quindi è inutile farsi prendere dal panico e comprare più del necessario (sebbene fare una spesa che duri almeno una settimana è più che consigliato per limitare le volte in cui sarà necessario uscire nuovamente per rifornirsi).

Le regole che dobbiamo tutti assolutamente seguire per arginare il contagio del Coronavirus in tutta Italia

E’ anche importantissimo che durante gli spostamenti necessari si prendano precauzioni straordinarie, come quelle di rimanere almeno a due metri di distanza da chiunque altro si incontri, di non dare la mano, non baciarsi e non abbracciarsi. Bisogna poi lavarsi spesso le mani e non toccarsi mai alcuna parte del viso con esse. Se si dovessero avere anche lievi sintomi simil-influenzali (come la tosse) non bisogna uscire di casa né recarsi al pronto soccorso o dal proprio medico, ma chiamare i numeri messi a disposizione da tutte le regioni (qui l’elenco completo).