Daniele Pecci: 'Vivo una solitudine assoluta'

A 43 anni sarà Edipo nel Teatro Greco di Siracusa. "Pochissimi hanno avuto la fortuna di poterlo recitare lì, nemmeno un grande come Vittorio Gassman", racconta orgoglioso Daniele Pecci a Vanity Fair.
Introverso, pensa che non esista "niente di costante se non il cambiamento". All'analista a cui raccontare il sogno ricorrente che lo perseguita ogni notte da 25 anni ("Ci sono io bambino e corro, gioco, mi perdo e non mi annoio mai nel circolo sportivo di Roma in cui sono cresciuto") non pensa: "Ne ho bisogno? Forse sì. Una volta ci sono stato. Mi ci mandò la mia famiglia. Il metodo fu il più classico: “Non stai bene, a zia? Sei un po’ strano. Perché non vai a farti una chiacchierata?”. Avevo 18 anni. Era l’inizio del mio stravolgimento emotivo e fisico. Dovevo diventare un altro. Da studentello mediocre e trasandato qual ero, avevo cominciato a leggere e frequentare i teatri. Ero stato folgorato dall’Amleto di Shakespeare". Ci andò: "Per non farmi dire che ero pazzo veramente, presi il lungotevere, verso Prati. Trovai un signore austero e severo. Iniziai a raccontargli della mia vita di allora: otto/nove mesi di tournée lontano da casa, come un marinaio imbarcato. “Beh sì certo non è salutare”, mi disse allora lui. “Ci possiamo vedere, se vuole”. Ma io stavo bene, e di avere una casa o una società stabile di riferimento m’importava poco. E anche adesso ho la presunzione di credere che ogni mio malessere non sia una patologia e che la possa gestire. In fondo, sono molto felice".

Solo, vive di "una solitudine assoluta": "Il problema non sono le donne, sono io. Ho imparato che se sei immerso in qualcosa che ti tiene concentrato, rimane poco tempo per tutto il resto. Non mi concedo distrazioni dal palcoscenico. A lui sono legati i miei sogni più grandi. E poi se chiudo gli occhi, non mi viene da pensare alla mia vita divisa con una donna".
E' stato un bimbo felice, oggi è un sex symbol che tutte desiderano. Qualcuna ce l'ha fatta, per poco. All'ex Michelle Hunziker, ora incinta, non ha fatto le congratulazioni. Di ricordi particolari con lei non ne ha: "E se anche ne avessi, non li direi. Ho grande rispetto della vita altrui. Così dovrebbe sempre rispondere un gentiluomo".

Legarsi a vita a una donna non interessa a Daniele: "Mai stato sposato. Per farlo, bisogna essere dei pazzi. Come si fa a legare i propri valori affettivi a contratti folli che in caso di divorzio ti portano alla rovina? Giurare sul futuro è romantico, ma metterlo nero su bianco con penale non è sano. Anche Giulietta ricorda a Romeo: “Non lo sai che Giove sorride quando gli amanti giurano?”". Di sé racconta pochissimo, ma ammette di aver amato il gioco: "Poker e roulette. Dicono sia nei geni, che si erediti: a me, il gusto del gamble, della puntata, con la vena al collo che ti batte forte, l’ha passata mia nonna attraverso mia madre. Però, quando ho avvertito la pericolosità, ho smesso". Vive nella capitale: "Ho una piccola casa proprio qui dietro, a Trastevere. Vado a piedi, mi piace vivere il centro di Roma". Anche se un po' orso lo è stato e lo rimarrà, probabilmente, per sempre.