Domenico Diele, l'attore che ha ucciso una donna: 'Sono eroinomane, devo pagare'

Domenico Diele, l'attore arrestato per omicidio stradale aggravato, parla dal carcere. Sta male, si tormenta le braccia durante l'incontro con il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, che lo incontra nell’ambito di una visita ispettiva al carcere di Fuorni, alle porte di Salerno, come riporta il Corriere della Sera. Ha investito e ucciso una donna. "Sì, sono in crisi d’astinenza, ma è giusto così, è giusto che soffra", spiega. E' eroinomane, lo ammette, ma la droga con l'incidente dice che non c'entra nulla.

Domenico Diele, l'attore che ha ucciso una donna investendola, ammette: 'Sono eroinomane'

"Secondo lei come potrei fare per aiutare la famiglia di quella donna? C’è qualcosa che posso fare?", dice Domenico Diele, 32 anni. L'attore è in carcere da domenica mattina dopo aver investito e ucciso Ilaria Dilillo, 48enne, nei pressi dell’uscita autostradale di Montecorvino Pugliano, nel Salernitano. E' eroinomane, ma l'incidente è avenuto per una distrazione, non per la droga, sottolinea.

 

"Sono colpevole - dice Domenico Diele - Urlerò la mia colpevolezza con tutte le forze. Non ho scuse, ho sbagliato e devo pagare. Devo pagare quello che decideranno i giudici e se servisse a qualcosa pagherei di tasca mia anche qualunque cosa alla famiglia. Però non sono un criminale. In televisione si parla di me come un assassino drogato: non è così".

L'attore è stravolto. Ha ucciso una donna e porta il peso di quel che ha fatto. "Io non sono uno che prima si è drogato e poi si è messo a guidare come un pazzo finendo per provocare una tragedia. Sono eroinomane, questo sì, ma la droga non c’entra con l’incidente. Mi sono distratto con il cellulare. Ho un telefonino che funziona male, c’è un tasto che non va, e io per cercare di fare una telefonata ho abbassato gli occhi", racconta. 

Il 32enne dal carcere: 'Devo pagare, sono colpevole, chiedo perdono'

In quell'istante la sua auto ha travolto lo scooter di Ilaria Dilillo. Ha ucciso la donna, ma non è stato un omicidio. "Non me ne sono nemmeno reso conto subito di quello che era successo. Solo quando sono sceso dall’auto ho visto e ho capito", sottolinea Domenico Diele.

"Ho soltanto il lavoro, e se da questa vicenda uscirò con la carriera distrutta non avrò più nemmeno quello. E' giusto che paghi per quello che ho fatto, ma non che mi si dipinga come un criminale. Quella storia della coca, per esempio, è vecchia di un anno, nemmeno me ne ricordavo più", dice ancora Domenico Diele. Gli è stato trovato un piccolo quantitativo di cocaina, al narcotest però è risultato positivo agli oppiacei, oltre che ai cannabinoidi. 

"Infatti mi sono pure sorpreso quando quella bustina è uscita fuori, stava nel portafogli da una vita. L’altra sera non avevo sniffato niente", precisa. L'attore era alla guida nonostante la patente sospesa, proprio per questioni di droga: "E' vero anche questo, non avevo il permesso di guidare. Ma l’ho fatto perché mia cugina ci teneva ad avermi al suo matrimonio in Calabria, e l’unico modo per esserci era andare e tornare in macchina nella stessa giornata".

Domenico Diele, attore emergente, lavora molto sui set, ma ha pochi amici e la droga: è eroinomane. Rischia fino a 16 anni di carcere. Ha ucciso una donna e non si dà pace. Dal carcere chiede di poter incontrare il padre di Ilaria, di potergli chiedere perdono: "Vorrei incontrare il padre di quella donna, inginocchiarmi davanti a lui e ammettere le mie colpe. Ma anche provare a spiegargli che è stato un incidente e non un omicidio". 

Il consigliere Borrelli, dopo l'incontro, non vuole commentare. "Ho voluto incontrarlo nel corso di questa visita perché volevo assicurarmi che la sua posizione di personaggio noto non lo esponesse ad atti di bullismo. L’unica cosa che ci tengo a dire è che questa tragedia conferma quanto sia rischioso guidare dopo aver assunto droga e quanto lo sia usare il cellulare mentre si è al volante". Oggi l'attore incontrerà il giudice per le indagini preliminari, a lui racconterà quel che ricorda di un episodio tragico e doloroso in cui una donna ha perso la vita.