Elena Santarelli va in psicoterapia: 'Non mi vergogno a dirlo’

Elena Santarelli va in psicoterapia. La showgirl lo svela intervistata dal settimanale F. A causa della malattia del figlio, quando Giacomo stava affrontando la sua battaglia contro il cancro cerebrale da cui ora è guarito, ha avuto un crollo e ha capito di avere bisogno di aiuto. Anche adesso continua con il suo percorso dal terapeuta. Non si vergogna a dirlo.

Elena Santarelli va in psicoterapia: 'Non mi vergogno a dirlo'

“Quando Giacomo era sotto terapia, volevo fare tutto da sola, mi sentivo Wonder Woman. Il mio unico pensiero era andare avanti, sembravo dopata. Poi c'è stato il crollo e ho capito di aver bisogno di aiuto", racconta Elena Santarelli. La bella 38enne si svela, sperando che il suo esempio possa dare una mano anche ad altre mamme in difficoltà.

La psicoterapia l’ha sostenuta, come pure il libro che ha scritto, “Una mamma lo sa”. “Chi ti dice di lasciarsi tutto alle spalle non sa di che cosa sta parlando, non ha vissuto la malattia. Ripercorrere alcune vicende mi ha fatto male, per questo, e non mi vergogno a dirlo, sto seguendo una terapia psicologica. Si chiama ‘Emdr’ e si basa sul movimento degli occhi tra la psicoterapeuta e il paziente per elaborare il dolore. Questa tecnica ha aiutato anche Giacomo”, spiega ancora.

La bella 38enne ha avuto un crollo durante la battaglia affrontata dal figlio contro il tumore

Il figlio dopo un anno e sette mesi è guarito, l’annuncio è arrivato a maggio scorso: “Ha chiesto di fare un viaggio a New York, siamo andati solo io, lui e il papà. Quando eravamo lì mi ha detto: ‘Sto bene perché nessuno mi riconosce’. A giugno, durante un pranzo al mare, è entrato in acqua e ha cominciato a nuotare vestito. ‘Mamma quanto è bello fare il bagno!’, mi ha detto con gli occhi così brillanti che mi ha fatto commuovere". 

Oggi il bambino di 10 anni sta bene. Elena dice: “E’ sereno, felice, anche se è cresciuto parecchio, sia in altezza che in maturità. Siamo nella fase 'Follow up', quindi per i prossimi cinque anni dobbiamo comunque fare controlli, ma l'ottimismo non ci mancherà mai”.