Elisabetta Gregoraci: 'Ho temuto per mio figlio, operato per una frattura all’omero'

Elisabetta Gregoraci racconta tutta l’ansia provata per il figlio, Nathan Falco, operato per una frattura all’omero. A Ok Salute spiga quando è stato difficile il percorso per il suo bambino di 9 anni, dopo una caduta rovinosa dal monopattino.

Elisabetta Gregoraci: 'Ho temuto per mio figlio, operato per una frattura all'omero'

E’ accaduto tutto ad aprile scorso: “La tata mi ha telefonato per dirmi che mio figlio era caduto rovinosamente dal monopattino e che lo avrebbero trasportato in ospedale con l’ambulanza. In quel momento la mia vista si è offuscata, il cuore ha iniziato a battere all’impazzata, ho avvertito un tremolio alle gambe…”. Elisabetta Gregoraci è andata in tilt.

E’ corsa in ospedale. “Prima di riuscire a vederlo, lo staff medico di Monaco mi ha subito rassicurata e informata sulle sue condizioni di salute, dicendomi che il bambino si era ‘solo’ rotto un braccio. Ho tirato un sospiro di sollievo e mi sono immediatamente tranquillizzata”. Ha però trattenuto a stento le lacrime. Nathan ha riportato una frattura scomposta all’omero: "Poiché dopo l’impatto col terreno le ossa si sono spostate dalla loro sede naturale, si è reso necessario un intervento chirurgico per riallinearle e stabilizzarle. Anche in questa occasione, mio figlio ha dimostrato di essere già un ometto: nonostante stesse andando in sala operatoria, ha stretto i denti e non ha pianto, anzi…”, sottolinea la showgirl 39enne, ex moglie di Flavio Briatore.

La 39enne in ansia per Nathan Falco caduto dal monopattino

Il figlio è rimasto in ospedale una notte, poi è tornato a casa, ma non senza problemi da affrontare: ha dovuto indossare un tutore per due mesi. I medici gli hanno ordinato il divieto assoluto di praticare attività fisica. “Fino a giugno inoltrato, infatti, mio figlio ha avuto bisogno di un supporto costante per ovviare al fatto che non potesse muovere e utilizzare l’arto superiore. Lo aiutavo non solo nella gestualità quotidiana, come lavarsi, vestirsi, pettinarsi, allacciarsi le stringhe delle sneakers, ma anche a scrivere sui quaderni e a svolgere i compiti a casa, visto che – al momento del fattaccio – l’anno scolastico era tutt’altro che finito. Sono stati 60 giorni abbastanza impegnativi anche perché, come sapranno tanti genitori, obbligare un bambino di pochi anni al riposo assoluto non è mai un’impresa semplice”, racconta Elisabetta.

Poi continua: “Al termine di questo periodo di stop è tornato in sala operatoria per rimuovere le viti all’omero e infine, come ultimo passaggio, si è dovuto sottoporre a un ciclo di fisioterapia”. Elisabetta Gregoraci sottolinea: “E’ stato un iter lungo e faticoso ma alla fine, dopo quattro mesi, Nathan ha ripreso appieno le sue attività ludiche e sportive, ritrovando le sue passioni di sempre. Devo ammettere – e questo non lo dico solo perché sono la sua mamma e quindi ‘di parte’ – che si è comportato in maniera esemplare: non si è mai lamentato né del dolore né dei piccoli sacrifici che ha dovuto fare e non ha mai perso il sorriso”.

Nathan Falco la rende felice, la paura è passata. “Mi godo gli anni più belli e spensierati con lui, che è l’uomo più importante della mia vita”, dice infine la bella mora con gli occhi pieni di gioia.