Eva Riccobono: 'Un figlio si deve allattare fino a 3 anni'

Eva Riccobono ha deciso di allattare il figlio Leo, 14 mesi, fino a 3 anni. Lo ha raccontato durante un'intervista rilasciata al settimanale Vanity Fair. Una scelta che però in molti non condividono e che viene spesso crticata. "Ancora lo stai allattando?", si è sentita dire la 32enne attrice siciliana dall'anziano fruttivendolo di Polignano a Mare dove ha girato "Io che amo solo te" con Laura Chiatti e Riccardo Scamarcio. Ma lei ha saputo prontamente rispondere: "Proprio lei me lo dice, guardi che all’antica si fa! Fino a 3 anni si deve allattare, lo dice la Sanità".

Eva Riccobono con il figlio Leo nella foto scattata per Vanity Fair da Simone Falcetta

"Ho partorito a Londra, in un ospedale pubblico, e lì c’è una sanità neonatale molto più avanti, anche se quasi 'all’antica': subito dopo il parto mi hanno poggiato mio figlio sul petto. E istantaneamente me lo hanno attaccato al seno", ha raccontato Eva Riccobono. "Mio figlio lo allatto tutte le volte che vuole - ha aggiunto - Se cerca un conforto, piange, viene, fa una ciucciatina e sta tranquillo. C’era un periodo in cui si diceva 'eh ma quello lì lo fa apposta, ti usa come ciuccio'. Ma come si fa a pensare che un bambino di pochi mesi abbia l’intelligenza di manipolare la madre? I bambini piangono perché hanno un bisogno".

Eva e Matteo Ceccarini durante il primo compleanno del figlioletto

Eva Riccobono desidera allattare il figlio, nato dalla relazione con il compagno Matteo Ceccarini, fino a 3 anni. Non ha dubbi che questa sia la scelta più giusta e naturale. Va dritta per la sua strada nonostante venga spesso criticata: "Piange perché non hai abbastanza latte", "Forse dovresti mangiare cose diverse", le dicono ma lei replica: "Niente di vero. A parte casi eccezionali di malattie, problemi anatomici o post-operatori, tutte le donne possono allattare. Le sembra possibile che su dieci mamme che incontro, nove dicono di non avere avuto latte? Fosse vero, saremmo l’unica specie a non poter nutrire i nostri piccoli. Saremmo già estinti".
L'attrice non ha smesso di allattare il figlio nemmeno di fronte alle difficoltà: "Io ho avuto due mastiti e le ragadi - ha raccontato - All’inizio temevo che i capezzoli non si sarebbero più risanati, ma poi la natura ha fatto il suo corso. I primi giorni ero un’anima in pena, andavo dalle ostetriche e piangevo: 'Sta attaccato tutta la notte, non posso dormire'. E loro: 'È normale'. Le prime settimane madre e figlio hanno bisogno di conoscersi e 'settarsi', non è facile. Una volta un’amica mi ha detto: 'Io non ho potuto allattare perché ero distrutta'. Ma è così per tutte".