'Fabrizio Corona resta in carcere'. Annuncia lo sciopero della fame, poi rinuncia

Fabrizio Corona resta in carcere. Il giudice di sorveglianza a Milano ha deciso che per l'ex manager dei paparazzi non ci sarà l'affidamento in prova. Il 43enne annuncia lo sciopero della fame, poi rinuncia.

Fabrizio Corona resta in carcere: niente affidamento in prova

"Fabrizio Corona resta in carcere", così è deciso.  Ivano Chiesa il suo legale, intervenendo in una trasmissione tv, dice che l'imprenditore inizierà lo sciopero della fame, poi però in serata arriva la rinuncia.  Dopo un colloquio con i suoi legali Corona cambia idea "consapevole" che uno sciopero della fame non sarebbe "funzionale" o "utile". Soprattutto sarebbe una soluzione poco "rispettosa" per chi lavora nell'istituto penitenziario e per gli altri detenuti. 

Resta in carcere. Fabrizio Corona rinuncia allo sciopero della fame, ma non a combattere con tutte le sue forze. "Andremo avanti, chiederemo ancora l'affidamento in prova sul territorio", dice il suo legale. La difesa aveva richiesto l'affidamento terapeutico in via provvisoria in una comunità in provincia di Brescia.

"Tutti ci aspettavamo che Fabrizio potesse tornare a casa dopo la sentenza positiva a suo favore o almeno che potesse andare ai servizi in comunità", spiega l'avvocato. Il magistrato di sorveglianza di Milano, Beatrice Crosti, ha deciso diversamente. A portarla nella direzione opposta, oltre alla condanna recente per un reato fiscale, sono stati i  comportamenti di Corona durante l'affidamento in prova, prima di essere arrestato lo scorso ottobre, tra cui anche le foto in barca a Capri con la fidanzata Silvia Provvedi del maggio 2016. 

Per il magistrato ci sono "concreti elementi" che testimoniano la "attuale pericolosità sociale" di Fabrizio.  Quando era in affidamento in prova sul territorio "ha commesso plurime violazioni delle prescrizioni": nel gennaio 2016 ha subito un controllo in auto dalla polizia stradale di Trani mentre era "in compagnia di pregiudicati"; è stato sorpreso in moto "senza patente". Ci sono anche le "assenze di Corona ai colloqui" al Sert e "ai controlli tossicologici". Tutto questo ha giocato a suo sfavore, da qui il no.