Federico Corona racconta Fabrizio in carcere

"Mio fratello non si è lasciato andare. Cerca di tenere il morale alto e cerca di pensare al giorno che uscirà. Ha un compagno di cella che è strato condannato a 18 anni per aver ucciso la zia nel 2010. Con lui va d'accordo". Federico Corona a Di Più parla della vita quotidiana del fratello Fabrizio, ormai rinchiuso nel carcere di Opera da oltre sei mesi. "Vorrebbe vedere suo figlio, Carlos, che non ha ancora incontrato nemmeno una volta. Gli manca da morire. Vorrebbe dirgli che un giorno torneranno a giocare insieme - spiega il fratello 24enne dell'ex re dei paparazzi - Forse questa è la peggiore delle pene che sta contando Fabrizio: non vedere suo figlio è una cosa che lo sta facendo riflettere molto, che lo sta davvero spingendo a cambiare".
A Corona il piccolo manca, ma non è colpa della mamma, Nina Moric, se la visita non è stata ancora concessa: "Per consentire a un bambino di incontrare il padre in carcere, ci vuole il parere positivo di uno psicologo del tribunale. Richiesto, è stato positivo, però ci vuole anche l'assenso del direttore del carcere, che per motivi burocratici purtroppo non è stato ancora dato. Siamo fiduciosi che presto tutto possa risolversi al meglio".

In cella Fabrizio sta con il suo compagno: "Per passare il tempo si allenano insieme. Entrambi hanno la passione per la palestra, per il fisico: cercano di rimanere in forma. Fanno flessioni, piegamenti e tutti gli esercizi ginnici che è possibile fare in una cella di pochi metri quadrati. Da questo punto di vista, Fabrizio non è cambiato in nulla rispetto al giorno in cui è entrato in carcere, Anzi". "Quando non hanno voglia di mangiare il cibo della mensa, con un fornelletto elettrico si preparano la pasta - ha aggiunto Federico - Nella loro cella hanno anche una piccola TV. Guardano soprattutto i telegiornali, per cercare di non perdere il contatto con il mondo esterno".

La vita dietro le sbarre è difficile: "Nel carcere di Opera non c'è nient'altro da fare. Non ci sono corsi, attività, non c'è quasi nulla. Bisogna ingegnarsi. Per esempio, ogni giorno, mio fratello prende carta e penna e mi scrive. Insieme, per raccontare l'uomo che era, stiamo realizzando un libro che uscirà a ottobre".
Federico, giornalista professionista dal 2012, come il padre Vittorio, si augura che la gente non si dimentichi di Fabrizio. Lui e sua madre vanno a trovarlo ogni settimana, parlano di tutto "come fossimo a casa". Ma la pena per un parente in cella è tanta. Il loro rapporto è migliorato, il legame è addirittura più intimo. Corona non molla, aspetta solo di poter uscire. Federico, dal canto suo, timido e riservato, pensa al lavoro. Con lo spettacolo e i gossip vuole avere poco a che fare, a meno che non si tratti di professione. La vita va avanti, ma con l'angoscia che comporta una situazione dura, sperando di vedere la luce fuori dal tunnel.