Feste romane che passione! Voci e pettegolezzi dai party più in

Feste che passione. Ma che stress!

"Sai, come ti dicevo, ogni sera è una fatica presenziare a queste feste" - ci dice un noto presenzialista delle notti romane - "Però ci divertiamo più dei Vip e di molti ricchi che per divertirsi devono chiamare noi".

Continua un altro collega: "Per esempio ho visto Flavia Vento ad un bar con una sua amica vicino al Sistina, a saperla l'avrei invitata..."

Si gioca e si scherza in queste notti romane di fatica invidiabile. Un mio amico americano mi chiede come mai i romani siano così freddolosi? Gli
spiego, regalandogli la più grande delle rivelazioni che nessuno vuol pagare per il guardaroba e quindi in locali con temperature interne elevate, si trovano persone tutta la sera con indossso cappotti e sciarpe, Vip compresi, certo. Perché il Vip non solo è abituato a mangiare e a bere gratis ma non vuole assolutamente nulla in conto. E' una regola.

Molti i personaggi al compleanno di Angelo Nizzo, in arte "Ciccio del Gilda". Nella settimana romana di assaggio ai vini, per più di un'ora i Vip hanno passato il tempo all'interno del locale a sorseggire dolci Novelli. Ma
un ospite in particolare, Solange, ha chiesto al cameriere se poteva avere qualcosa da mangiare subito, prima che iniziasse il solito assalto al buffet caratteristico di tutte le feste.

Sono tutti simpatici e disponibili, ci ha confidato Silvia Santalmassi, che dopo almeno venti minuti di domande qualcosa si lascia sfuggire: "Ad Adriana Volpe piace essere inquadrata da un lato ben preciso, lei però è molto simpatica. Simona Tagli, per fare un'intervista fa perdere sempre molto tempo. Due persone che preferisco non intervistare invece, sono Luciano De Crescenzo e D'Agostino: simpatici per carità, ma dovendo scegliere..."

Le sue curiosità rivelate non si fermano qui e torneremo a parlarne: d'altra parte ci siamo intrattenuti con lei per più di mezz'ora e di cose ce ne siamo dette.

Molte anche le PornoStar o ex PornoStar nelle feste romane. Proprio l'altro giorno in occasione di un compleanno in un noto locale di Roma, è arrivata una ragazza piuttosto vistosa; abbiamo chiesto informazione e ci hanno spiegato che il soggetto in questione era già stato chiamato una volta per un addio al Celibato e per lo spettacolo offerto ha chiesto mezzo milione delle vecchie Lire.

Altra pista, altro giro: gelo in sala al Fiamma. Mentre Riccardo Tozzi parlava
di "El Alamein", è arrivata una domanda che chiedeva al produttore e al regista (Enzo Monteleone) se avessero intenzione di presentare il film a qualche festival. Tozzi ha preso la parola lodando Venezia e Berlino ma
non parlando ugualmente bene delle scelte di Cannes nel prendere i film. Allora la giornalista più nota, Giovanna Grassi del Corriere della Sera, è intervenuta di taglio: "Ma lei parla così di Cannes, perché non è
stato presentato il film della Comencini?

Domanda apparentemente innocente se non fosse che Cristina Comencini è la moglie di Riccardo Tozzi produttore dei suoi film e della Cattleya