Festival di Sanremo: finalmente la musica è cambiata

Dura la vita del 'paparazzo'. Soprattutto quando in una kermesse che da sempre incarna in un'unica miscela esplosiva la mondanità, lo spettacolo e la musica, non succede quasi nulla.
Personaggi latitanti, mancanza di glamour, travagli vari. Sappiamo tutto.
Meno male che l'ironia del clan Ventura, nonostante i reggiseni in vista e qualche caduta di stile, ha avuto la meglio.
Il festival tra alti e bassi di audience, ha chiuso i battenti incoronando un grande Marco Masini come vincitore della 54esima edizione, televotatissimo. Un direttore artistico, Tony Renis, disponibilissimo nei confronti anche delle radio e delle tv, e ignaro dell'arrivo dell'amico Adriano ancora un'ora dopo che la notizia era strisciata in sala stampa, ha rinnovato un po' tutto. A partire dalla musica, e si è sentito. E continuando nello spettacolo grazie all'effervescente conduzione di Simona e agli spettacolari Gene Gnocchi e Paola Cortellesi. Complici le majors boicottatrici, nell'edizione del 2004 del Festival di Sanremo la musica è cambiata.
E, tra le vecchie glorie come Albano, Reitano, Marcella, Bobby Solo e Toto Cutugno, dopo la 'big surprise' Celentano, restano i talenti di Bungaro, di Linda, di Pacifico, di uno strepitoso Mario Venuti (premio della critica Mia Martini).
Fuoriluogo, e rimarcato anche nella serata finale, i collegamenti con le forze italiane all'estero. Evitabili alcune dichiarazioni in conferenza stampa, pochi i vip internazionali che si sono succeduti sul palco. Anche se tra Hoffman, Bova, Everett, e qualche nuovo e vecchio talento musicale, le serate sono scorse una dietro l'altra. Cinque, come al solito; troppe, come al solito.
Ma alla fin fine questo festival un po' coraggioso, un po' sfortunato e un po' originale (anche se un po' troppo politico) non ci è dispiaciuto affatto.
E il gossip? In giro qualche bella festa, come quella organizzata dalla Regione Molise, ricca di prelibatezze e di atmosfera, ma - nel contempo - per le vie di Sanremo poche personalità di rilievo. Qualche sosia, qualche pornodiva come Eva Henger e Milly D'Abbraccio, qualche miss Italia come quella in carica, Francesca Chillemi, qualche showgirl come Barbara Chiappini o l'ex letterina Ludmilla. Decisamente non abbastanza per lasciarci esclamare che "Sanremo è Sanremo".
Poi arrivano le truppe cammellate di casa Rai a risollevare la situazione: i cast di "Domenica In..." e delle altre trasmissioni-contenitore si affacciano all'Ariston. Un Bonolis con moglie incinta, peraltro pericolosamente caricata dalla folla, le varie Mosettine che affollano i parterre, una Pariettona dal capezzolo ribelle in "Porta a porta", la Casalegno con fidanzato ed ex-fidanzato entrambi in gara. Bastano a mantenere alti i colori del gossip? Probabilmente no, col beneplacito di Pappalardi e papere. Ma, come dice il saggio conducente del taxi n.47 di Piazza Colombo, a fianco all'Ariston: "Sanremo è la filosofia del mugugno". Fortuna che, tra i mugugni, quest'anno il Festival lascia un segno.

Foto: GossipNews © www.gossip.it

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