Francesca Pascale: 'Un appello a Papa Francesco'

Ieri è stata sempre accanto al suo fidanzato, Silvio Berlusconi. Nel giorno più lungo del Cavaliere, in cui il Senato ha deciso la sua decadenza, Francesca Pascale non lo ha perso di vista un solo istante. A piazza del Plebiscito ha seguito la sua arringa alla folla dei fedelissimi vicino a Daniela Santanché (per ingrandire clicca qui).
Non è contenta, lo ha detto chiaramente, intervistata da Il Corriere della Sera. Per la napoletana "il voto del Senato è un colpo di Stato, come altro vogliamo chiamarlo? Una manovra eversiva".

Francesca si è voluta soffermare sul tema della grazia: "Lancio un appello a Papa Francesco. Un appello affinché mi riceva e ascolti la storia di Berlusconi. La grazia? Avevo pensato di scriverla io, la lettera. Anche i figli erano d’accordo. Avevo pensato di andare al Quirinale da Napolitano. Poi ho capito che avrei trovato le porte chiuse". Se per caso, invece, ci fosse ancora uno spiraglio ci andrebbe al Colle a parlare con il capo dello Stato, eccome!.
"Fatico a parlare. Le parole sono ghiacciate. Vorrei portarmelo via, allontanare il mio uomo da chi lo odia, per preservarlo dai colpi e dall’umiliazione ingiusta. Mi rendo conto però che così non sarebbe lui, non si riconoscerebbe guardandosi il mattino allo specchio e non lo riconoscerei neppure io", ha continuato. Amara.

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