Francesco Arca: 'La serenità che mi regala Irene'

Per riuscire ad avere la parte del protagonista in "Allacciate le cinture", diretto da Ferzan Ozpetek, ha dovuto affrontare un mese di provini. Francesco Arca è riuscito a strappare il sì del regista turco, nonostante i suoi tormenti.
"All'inizio mille paure: il confronto con attori bravissimi, il sentirmi 'l'ultima ruota del carro'. Ma essere scelto da Ferzan, questo suo atto di coraggio che ha sempre difeso, ha cancellato ogni dubbio. Mi sono affidato totalmente e impegnato al massimo. Sono stato un 'buon soldato'", ha spiegato l'ex tronista a Chi.

Con Kasia Smutniak sul set anche scene 'caldissime' per Arca: "Ero imbarazzato. Siamo due timidi, ci siamo fidati l'uno dell'altra. Per entrambi è stata una grande sfida, anche fisica. lei doveva dimagrire, mentre io ingrassavo: 12 chili, seguito da un medico nutrizionista. La mia dieta quotidiana: mezzo chilo di pasta al giorno, due colazioni, beveroni di proteine. E zero sport. Che incubo per un ipersportivo come me: ogni giorno macino chilometri di corsa e faccio allenamenti di pugilato. Ma, finito il film, in tre settimane sono tornato al peso forma".
Francesco è un uomo che ha le sue certezze: "Ho vissuto storie intense e travolgenti. Ma è la serenità che mi fa stare bene. Come succede in questo momento. Sto vivendo un bellissimo rapporto con la mia ragazza (Irene Capuano, ndr), che mi regala tanta forza e una incredibile sensazione di libertà".

E' cresciuto, gli piace la concretezza dei sentimenti e non solo: "Ho imparato a inchinarmi alle mie debolezze, a non combatterle". E' stato un lungo viaggio con lo zaino in spalla a 30 anni a 'illuminarlo', ma il percorso non è finito: "Continuo a esplorare.(...) Non ho rimpianti, come mi sono fatto tatuare in uno dei miei 16 tattoo. Sono pieno di curiosità per la vita, ho l'animo zingaro, gitano, pronto a mollare tutto e partire per il prossimo viaggio. Sto già sognando la prossima meta, l'Indonesia. E non mi arrendo ma, non ho mai smesso di lottare. Ho affrontato tante battaglie nella vita. la più dolorosa è stata la perdita di mio padre, a 15 anni".
Il 7 gennaio 2007 ha detto basta con la vita facile del 'tronista', per due anni non ha lavorato, ha investito nello studio per migliorarsi. Arca rimane con i piedi per terra: "Anche il sogno più bello all'improvviso può svanire".