Francesco Totti, dei figli si occupa con Ilary Blasi: 'Non li lasciamo sempre alle tate'

Francesco Totti al Corriere della Sera rilascia la sua prima intervista da dirigente della Roma. Il suo amore per la squadra del cuore di cui ha vestito la maglia è durato 25 anni e ancora continua. Parla di calcio e parla anche del privato. Dei tre figli, Cristian, 12 anni, Chanel, 10, e Isabel, 1, si occupa insieme a Ilary Blasi. Lo sottolinea l'ex Capitano giallorosso. "Non li lasciamo sempre alle tate", spiega.

Francesco Totti rilascia la sua prima intervista da dirigente della Roma e parla che del privato

Francesco Totti è schietto e solare, come sempre. Se gli si domanda chi tra lui o Ilary Blasi stia più dietro ai figli, risponde: "Tutti e due. Anche troppo. Non li lasciamo sempre alle tate. Li portiamo a fare sport tutti i giorni".

Le tate ci sono, ma i figli Francesco Totti e Ilary Blasi preferiscono gestirli soprattutto da soli. Con il lavoro che tiene impegnati entrambi, è chiaro, l'aiuto serve. In casa comanda soprattutto Chanel, anche Ilary non scherza: "Se devo guardare la partita vado in un’altra stanza perché alla fine ha sempre ragione la donna, anche se in casa i pantaloni li porta l’uomo. In alcune case, almeno. Però, per non discutere...".

Il 41enne dei figli si occupa con Ilary Blasi. 'Non li lasciamo sempre alle tate', dice al 'Corriere della Sera'

La moglie, ora tra le conduttrici di punta di Mediaset, grazie al successo del GF Vip e a Le Iene, lo tiene da sempre a stecchetto, ma Francesco è comunque attento all'alimentazione. Vuole rimanere in forma anche da ex calciatore: "Mi alleno tutti i giorni, ci tengo, mi serve anche per sfogarmi un po’. Se mi lascio andare divento 300 chili, al massimo adesso ne ho presi 2. Comunque non sono un mangione. La cucina romana, per esempio, non mi piace per niente. Carbonara, amatriciana, pajata: per me, zero".

Cristian, il maggiore, gioca a calcio. Francesco Totti vuole essere un padre modello: "Gli insegno quello che mi hanno insegnato i miei genitori: rispetto, educazione. Certo, ha questo cognome pesante. Gioca e la gente spera che io vada a vederlo. Lo lascio fare, non gli dico niente. Tra 3 o 4 anni vedrò di che stoffa è fatto veramente". E glielo dirà, anche se non sarà bravo come lui: "Meglio la verità piuttosto che una bugia che può metterlo in difficoltà in futuro".

In casa comanda Chanel, soprattutto nel decidere cosa si guarda in tv...