George Clooney parla degli Oscar: 'Gli afroamericani hanno ragione'

George Clooney appoggia la decisione di Jada Pinkett SmithSpike Lee ed altri afroamericani di boicottare gli Oscar. Intervistato da Variety, ha detto che è vero, l'industria cinematografica statunitense non dà abbastanza riconoscimenti agli attori afroamericani: "Se pensiamo a 10 anni fa - ha dichiarato la star hollywoodiana - l'Academy faceva sicuramente un lavoro migliore. Pensate solo a quanti afroamericani venivano nominati. Credo che la questione da porre adesso sia: quante possibilità esistono oggi per le minoranze di lavorare in film di qualità?".

George Clooney difende gli attori e i registi afroamericani che vogliono boicottare gli Oscar

"Abbiamo molti punti da discutere su questo argomento - ha proseguito George Clooney - E' fantastico che la nostra industria avesse molti dirigenti donna già nel 1930. Ma adesso le donne oltre i 40 anni hanno delle grandi difficoltà ad apparire in un film importante. Certo, qualcosa si sta muovendo, Jennifer Lawrence e Patricia Arquette l'anno scorso hanno fatto molto rumore quando si sono pronunciate sulla disparità di salario tra uomini e donne e credo che dobbiamo fare davvero molta attenzione a richieste del genere. Anzi, avremmo dovuto farlo molto tempo fa.
Gli afroamericani hanno ragione quando affermano che l'industria non li rappresenta a dovere. Credo sia assolutamente vero"
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Jada Pinkett Smith è una delle paladine di questa crociata contro gli Academy Awards 2016

Clooney, parlando sempre degli Oscar, ha fatto il confronto con il passato: "Nel 2004 - ha detto - sono stati nominati attori come Don Cheadle e Morgan Freeman. Adesso, improvvisamente, andiamo nella direzione sbagliata. Ci sono nomination che sono state lasciate fuori. C'erano quattro film quest'anno: 'Creed' poteva essere nominato, come Will Smith per 'Concussion', Idris Elba per 'Beasts of No Nation' e anche 'Straight Outta Compton'".
"Ci dovrebbero essere più opportunità di quelle attuali - ha concluso George Clooney - Ci dovrebbero essere almeno venti o trenta film, anche quaranta, della qualità che gli Oscar considerano come eleggibili per il premio. E poi questo discorso è valido per gli afroamericani. Per gli ispanici è persino peggio. Dobbiamo fare meglio. Abituarci a fare meglio".