GF: arrestato il padre di Augusto De Megni

Arrestato in Umbria Dino De Megni, padre di Augusto De Megni, vincitore della sesta edizione del "Grande Fratello" (di rencente paparazzato a Milano con una bella bionda), famoso anche per essere stato protagonista, quando era ancora un bambino, aveva appena 10 anni, di un brutto fatto di cronaca nera: fu rapito dall'Anonima Sarda e tenuto recluso per 100 giorni, dal 3 ottobre del 1990 al 22 gennaio del 1992. L'arresto di De Megni senior è avvenuto nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Napoli che ha portato all'arresto di Flesca Previti, nipote dell'ex ministro Cesare Previti.

Il vincitore della sesta edizione del 'Grande Fratello' Augusto De Megni, rimasto vittima di un rapimento quando aveva appena 10 anni, sta vivendo momenti delicati in famiglia: il padre Dino De Megni è stato arrestato in Umbria

Le indagini della Procura Distrettuale Antimafia riguarderebbero le procedure per la compravendita, successivamente non avvenuta, della clinica Ruesch spa, celebre casa di cura napoletana. Nell'ambito dell'inchiesta sono state arrestate altre cinque persone, attualmente tutte agli arresti domiciliari. Tra loro anche Leonardo Covarelli, ex presidente della società Pisa Calcio. Il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, coordinato del procuratore aggiunto di Napoli Giuseppe Borrelli, e dal sostituto Giovanni Conzo, hanno anche ordinato il sequestro di beni per un valore di 9 milioni di euro. Sequestrati pure ville e immobili a Bologna, Pisa, Perugia e Roma, oltre a svariati terreni nella provincia di Cosenza.

Dino De Megni insieme alla moglie Stefania Bettini tra il pubblico del 'Grande Fratello' ai tempi della partecipazione del figlio Augusto

Gli indagati sono accusati di riciclaggio e reimpiego di denaro illecito, intestazione fittizia di valori, falso in bilancio, formazione fittizia di capitale. Tutto ciò aggravato dalla trans nazionalità: secondo gli inquirenti, gli indagati avrebbero usato società con sede in Austria, Germania e Gran Bretagna, sui cui conti correnti ci sono i capitali sottratti dal fallimento della San Pio S.a.s. società nel settore alberghiero.Capitali, frutto della bancarotta fraudolenta, che, secondo l'ipotesi accusatoria, sono stati successivamente trasferiti in Italia per cercare di acquistare, attraverso due società immobiliari (la Iniziativa 2003 e la New Glen srl) il capitale della nota clinica Ruesch.