Giancarlo Magalli condannato a risarcire Adriana Volpe: la reazione del conduttore

Giancarlo Magalli è stato condannato per diffamazione aggravata nei confronti della sua ex collega Adriana Volpe, sarà costretto a risarcire la presentatrice con cui guidava I Fatti Vostri. Il 74enne perde in tribunale, dovrà pagare i danni patiti dalla 48enne, ora opinionista del GF Vip, liquidati in via di provvisionale in 25mila euro. Magalli dovrà pure sborsare 14mila euro di multa. La reazione del conduttore, però, sorprende: non abbassa i toni dello scontro.

Giancarlo Magalli condannato a risarcire Adriana Volpe: la reazione del conduttore

Il giudice ha giudicato Giancarlo Magalli colpevole per i contenuti di un’intervista rilasciata al settimanale Chi nel 2017: la Volpe lo aveva denunciato per le parole usate nei suoi confronti. Il popolare volto tv, però, dice la sua sui social in merito alla condanna. “Dato che tra 5…4…3…2…1 la Volpe inonderà il web di comunicati stampa riguardanti la mia condanna esemplare per un’intervista in cui io parlavo del Me Too e NON la nominavo affatto, volevo anticiparla specificando che il giudice mi ha dato una multa (che non devo nemmeno pagare) una provvisionale (che non devo pagare) e le spese legali (che pagherò). Questo prima che dica che sono stato condannato all’ergastolo o a 10 milioni di risarcimento”, scrive.

Perde in tribunale: colpevole per i contenuti di un'intervista rilasciata nel 2017

E aggiunge tagliente: “Per inciso nella causa eravamo imputati io, il giornalista che mi aveva fatto l’intervista e aveva cercato di farmi parlare della Volpe (assolto) e il direttore responsabile del giornale che l’aveva pubblicata. Per lui la querela è stata ritirata. E di chi parliamo? Ma di Alfonso Signorini che casualmente è quello con cui da allora Adriana lavora. Coincidenze, eh…”.

Tra i due ex colleghi lo scontro a distanza di anni da 'I Fatti Vostri' continua...

Adriana tempo fa, parlando della denuncia contro Magalli e dei rapporti tesi con il conduttore, al Corriere della Sera aveva detto: “Lavorare con Giancarlo è stato molto difficile. In me rimane la voglia di un senso di giustizia che mi aspetto. Non mollo: non lo faccio per me, che ho preso un mio percorso, ma per chi arriverà dopo. Investo tempo, energie e anche soldi per la tutela del lavoro: non è possibile che se uno alza il dito per segnalare una questione seria non solo non venga ascoltato ma addirittura zittito e messo in disparte. Che si tratti di uomini o donne, non cambia”. Lo scontro a distanza di anni non si placa.