Gianluca Vacchi rivela che la figlia è nata con una malformazione: il racconto

Gianluca Vacchi e la compagna Sharon Fonsesca hanno posato per la prima copertina di un magazine insieme alla figlia Blu Jerusalema, venuta al mondo lo scorso ottobre. La piccolina, ha rivelato lo stesso imprenditore bolognese, è nata con una malformazione al palato. Si tratta di una anormalità congenita che può essere corretta attraverso un intervento chirurgico durante la crescita. “Con tanto amore vogliamo condividere la storia della nascita della nostra Blu Jerusalema. Siamo molto felici che finalmente possiate conoscerla”, ha scritto il 53enne su Instagram condividendo la copertina della rivista in lingua spagnola 'Hola!'.

Gianluca Vacchi, 53 anni, posa per la prima volta sulla copertina di un giornale con la compagna Sharon Fonseca, 25, e loro figlia Blu Jerusalema, nata ad ottobre del 2020, rivelando che la piccola ha una malformazione

Vacchi ha spiegato come hanno reagito lui e Sharon, 25 anni, quando hanno saputo della malformazione: “Blu è nata con la palatoschisi. Immediatamente la nostra anima e il nostro cuore sono stati accanto a lei, ma allo stesso tempo con tutte le famiglie che hanno dovuto affrontare una situazione simile, visto che questo accade ad un bambino ogni 700”.

Fortunatamente la coppia ha a disposizione un team di specialisti che consentiranno alla piccola Blu di risolvere del tutto il difetto congenito: quando arriverà il momento sarà infatti operata e la malformazione non le impedirà di vivere una vita completamente normale. “Siamo grati di avere un team medico straordinario per la nostra piccolina e che quando arriverà il momento saremo in grado di farla operare e quindi di farle vivere una vita completamente normale”, ha aggiunto.

Consapevole che non tutti i genitori di bambini nati con la palatoschisi hanno i mezzi necessari per accedere all'operazione che consente di correggere la malformazione, Gianluca ha voluto usare la sua enorme visibiltà mediatica per sensibilizzare quante più persone possibile sull'argomento e per sostenere chi offre sostegno alle famiglie meno abbienti che si trovano ad affrontare questa problematica. “Questo non è però vero per molte famiglie e questa è la ragione per cui abbiamo deciso di usare quest’opportunità per diffondere la consapevolezza e supportare fondazioni come ‘Operation Smile’ che si occupa di aiutare famiglie che si trovano in questa stessa situazione”, ha infine concluso.