Giorgia Soleri: ''Ho tentato il suicidio''. Ecco chi l'ha salvata

  • La fidanzata di Damiano David dei Maneskin lo svela in un’intervista
  • L’influencer 26enne ha avuto un’infanzia difficile: ‘I miei separati da quando avevo 4 anni’

Giorgia Soleri, la fidanzata 26enne di Damiano David, frontman dei Maneskin, influencer e scrittrice seguitissima sui social, ha provato a togliersi la vita. “Ho tentato il suicidio, confessa a Sette, inserto del Corriere della Sera, che l’ha intervistata. E’ stata la madre a salvarla.

Giorgia Soleri: ''Ho tentato il suicidio''. Ecco chi l'ha salvata

La Soleri ha avuto un’infanzia difficile. “Nata a Milano, i miei si sono separati che avevo quattro anni. E si sono separati male: mio padre aveva dei problemi (che poi ha risolto), mia madre ha chiesto l’affido esclusivo. Io nel mezzo. Cresciuta senza vedere mio padre per anni, mi ero quasi rassegnata quando, qualche settimana fa, lui si è presentato a sorpresa alla presentazione del mio libro. Non credo che si debba parlare di perdono ma di comprensione. I genitori non sono supereroi ma persone normali, che sbagliano, che soffrono, che hanno diritto a essere capiti come uomini e donne”, racconta.

Giorgia da ragazza è andata in terapia: “E’ stata utile per fare luce sulle mie ombre. Oggi comprendo che è tutto collegato: la depressione di cui ho sofferto, il dolore, l’ansia di libertà, l’aborto a 21 anni, il percorso femminista. Oscillo tra il buio e la luce, tra l’istinto a nascondermi e quello a liberarmi, anche dei vestiti. Certo, nel 2017 ho toccato il fondo e mi sono salvata per il rotto della cuffia”.

La fidanzata di Damiano David dei Maneskin lo svela in un’intervista

E’ stato proprio in quell’anno che ha provato a uccidersi: “Ho tentato il suicidio. Ero depressa ma non lo sapevo, come capita a tante persone. Anche la depressione ha i suoi segnali ma possono essere diversi da persona a persona. Io stavo sempre a letto, quello che mi avrebbe potuto stimolare non lo faceva più. Poi ho provato a togliermi la vita. Ero arrivata al punto zero, potevo solo risalire o soccombere. Mi ha salvata mia madre: l’hanno avvisata, è venuta a prendermi, mi ha portato a casa sua e sono rimasta lì due mesi. Di nuovo farmaci, speranze, qualche illusione. Il malessere che poco per volta cede il posto a una forma di lucidità. Quanto vorrei che questi miei racconti fossero utili a qualcuno”.

Spesso presa di mira dagli haters sui social, sia per la sua battaglia per far conoscere la vulvodinia di cui soffre sia per la scelta di non depilarsi, Giorgia Soleri sottolinea: “Penso che i social siano uno specchio della realtà che viviamo. E io non dimentico che è stato grazie a un confronto sui social che ho intuito di avere la vulvodinia, poi confermata da una diagnosi. Certo, poi quando arriva tale Giacomo che pretende di spiegare a me il valore etico della depilazione, be’, allora mi viene da ridere”. E aggiunge: “Il nostro corpo, il corpo delle donne, è ancora un terreno di battaglia eccome. Non voglio provocare, voglio solo dire alle ragazze di cominciare a stare bene con sé stesse”.