Giovanni Malagò sul caso Schwazer: 'Anch'io avrei fatto come Carolina Kostner'

Giovanni Malagò, presidente del Coni, dixit. E la sua dichiarazione fa davvero discutere. Il numero uno dello sport italiano Giovanni Malagò, intervenendo alla trasmissione radiofonica "Un giorno da Pecora", parlando di Carolina Kostner e della richiesta di 4 anni e 3 mesi di squalifica da parte della procura antidoping per aver aiutato l’allora fidanzato, il marciatore Alex Schwazer, poi risultato positivo agli esami antidoping, ha confessato: "Cosa avrei detto io agli ispettori che cercavano il mio fidanzato? Avrei detto: “No, non c’è”, se fossi stato convinto che non sarebbe stato un problema. Che poi è quello che ha pensato lei".

Giovanni Malagò, presidente del Coni, intervenendo in radio ha difeso Carolina Kostner

Il presidente del Coni Giovanni Malagò, nonostante sia proprio la procura antidoping del Coni ad aver richiesto la lunga squalifica di Carolina Kostner, ritenendola per l’appunto 'complice' nel caso di positività del suo ex fidanzato Schwazer, non ha paura di ammettere la sua 'fallibilità'. "La Kostner? Mi sento di dire che sono in grandissimo imbarazzo - ha poi aggiunto alla trasmissione di Radio Due - Devo accettare le norme di giustizia scritte da un organismo internazionale che prevede questo tipo sanzione per chi non denuncia. Io non sono affatto d’accordo, le sono molto vicino".
La Kostner  per il caso Schwazer sarà giudicata il prossimo gennaio. Giovanni Malagò anche a caldo dalla richiesta di squalifica per Carolina, a inizio dicembre, aveva subito fatto intendere il suo pensiero.

La pattinatrice rischia una squalifica di 4 anni e 3 mesi per essere stata complice dell'ex Alex Schwazer

"Io sono amico di Carolina Kostner, le voglio bene e le sono affezionato, sto vivendo un dramma personale. Dopo la vittoria della Pellegrini a Pechino, la medaglia che mi ha dato più soddisfazione è stata quella di Carolina a Sochi - aveva spiegato - Sui giornali ci hanno fatto mazzo così. Mi hanno fatto un mazzo così. Ritengo la cosa non giusta. Chi è il legislatore? Fino a oggi chi è il modello di riferimento? La Wada. Fino al 31 dicembre 2014 il regolamento impone minimo quattro anni per questo tipo di reato, poi dal primo gennaio 2015, grazie anche alle norme adottate, questo discorso si può dimezzare. Cosa può dire Malagò cittadino? Che non lo trovo giusto. Il presidente del Coni, invece, deve stare zitto. Qual è la colpa del Coni? Aver rispettato le leggi".

Malagò pochi giorni fa alla cena natalizia del Coni con Federica Pellegrini e Flavia Pennetta

Ma il caso Schwazer potrebbe costar caro alla bionda...