Giulia Salemi si difende dalle critiche per il vestito sfoggiato a Venezia: 'Non ho mica girato un film porno'

Giulia Salemi ha risposto alle critiche che le sono piovute addosso dopo aver calcato, insieme a Dayane Mello, il red carpet del Festival di Venezia con un vestito dagli spacchi inguinali che poco lasciava all'immaginazione.

Giulia Salemi sul red carpet a Venezia con il look hot che tanto ha fatto discutere

"Innanzitutto la 'cosina' non era di fuori ma coperta abilmente da una mutandina creata appositamente in mezzo al vestito. Facciamoci tutti una risata", queste la parole di Giulia Salemi ai microfi di "Casa m2o", il programma radiofonico condotto da Alberto Dandolo e Fabio De Vivo.
"Al mare vado molto più pudica e vedo gente con slippini inesistenti e topless - ha aggiunto la bella mora - Mi piacciono queste cose provocatorie, la prendo sul ridere ma sta succedendo una tragedia. Ricordiamoci che non ho ucciso nessuno e ho visto di peggio in passato. Non c'è un manuale in cui c'è scritto che non si può indossare una scollatura che superi i tre centimetri o uno spacco inguinale e così via".
Giulia ha spiegato pure che il segno dell'abbronzatura, ben visibile dagli spacchi del vestito, dimostra che il sole al mare non lo prende certo nuda. Ha provato a camuffarla con il fondotinta ma ha avuto poco tempo e non è riuscita nell'intento.

Giulia dopo il Festival è tornata alla realtà e sul social sfoggia un abito decisamente più casto

Si è difesa dalle critiche Giulia Salemi e ha aggiunto: "Non ho fatto un film porno, se lo fanno gli altri va sempre bene, se lo fa una povera crista che sta cercando di costruirsi una carriera mi devono massacrare e uccidere. Presto in tv dimostrerò quello che so fare".
Giulia di sicuro ha fatto parlare di sé con la sua mise hot (le foto sono finite anche sui tabloid internazionali) ma lei nella quotidianità sceglie abiti più sobri e sul social pubblica uno scatto con un vestito decisamente più casto di quello sfoggiato a Venezia: "Ritorno alla realtà", si legge nella didascalia.