Si è scusato di nuovo Guido Barilla, sul sito ufficiale della sua azienda, con un video, e su Facebook dove, in inglese, ha scritto: “E' chiaro che ho molto da imparare dal dibattito in corso sull' evoluzione della famiglia: ho sentito le numerose reazioni in tutto il mondo alle mie parole che mi hanno rattristato e depresso”. “Nella mia vita - prosegue il messaggio - ho avuto rispetto nei confronti di tutte le persone che ho incontrato, inclusi i gay e le loro famiglie, senza alcuna distinzione. Ho sentito le innumerevoli reazioni alle mie parole in tutto il mondo, e mi hanno reso molto triste. E' chiaro che ho molto da imparare sul vivace dibattito sull'evoluzione della famiglia”, ha ribadito, per poi aggiungere che nelle prossime settimane incontrerà alcuni “membri dei gruppi che rappresentano nel modo migliore l'evoluzione della famiglia, inclusi coloro che ho offeso con le mie parole. Non vedo l'ora - ha proseguito - di incontrare i gruppi che rappresentano nel modo migliore l'evoluzione della famiglia”.
“In Barilla, abbiamo cura di tutti, senza distinzioni di razza, religione, fede, sesso o orientamento sessuale”, si legge in una nota ufficiale della Barilla Spa. Luca Barilla, vicepresidente del gruppo e fratello di Guido, ha rilasciato ulteriori dichiarazioni durante un incontro con dei ragazzi delle scuole di Fidenza: “Mio fratello ha sbagliato a non esprimersi meglio nel corso di un'intervista concessa spontaneamente e senza nessuna pianificazione al programma di Radio 24. Ha sbagliato, ma ha chiesto scusa perché noi in azienda rispondiamo alla regola che ci diede nostro padre: 'che nessun dipendente abbia mai a vergognarsi di ciò che fa la Barilla'”. Luca si è commosso, ricevendo un caloroso applauso dalla sala. “Per noi della Barilla - ha aggiunto - i giorni successivi alle dichiarazioni che mio fratello ha rilasciato al programma di Radio 24 sono stati drammatici. Le dichiarazioni di mio fratello sono state in poche ore riportate da tutti gli organi di informazione del mondo. I giornali hanno cercato di focalizzare l'attenzione su quei piccoli elementi che avrebbero potuto scatenare la polemica. Così si è creata una situazione drammatica che ha portato decine di nostri clienti in tutto il mondo a chiedere immediatamente quale fosse il pensiero aziendale sulla questione sollevata da mio fratello e quali atteggiamenti avremmo tenuto con i consumatori appartenenti ad altri mondi. Il rischio per noi è stato quello di essere buttati fuori dai loro negozi. Per noi questa situazione avrebbe potuto rappresentare un danno molto grave all'azienda e alle migliaia di suoi dipendenti”.
Luca Barilla ha anche spiegato che l’azienda non è colpevole di nulla e che le responsabilità di ciò che è accaduto sono, al contrario, individuali, ovvero del fratello che senza ponderare le parole ha espresso il suo parere su un argomento così delicato.
Franco Grillini, esponente del movimento gay in Italia e consigliere regionale, ha invitato Guido Barilla a un incontro chiarificatore nel suo ufficio alla Regione Emilia-Romanga. “Ho visto il suo video dove chiede accoratamente scusa e dove si dichiara disponibile, avendo ancora molto da imparare sull'evoluzione della società, ad un incontro con le associazioni che si occupano di nuove famiglie tra cui le associazioni per i diritti delle persone omosessuali - aggiunge Grillini in una nota che firma come presidente di Gaynet - Capita a tutti di sbagliare nella vita, l'importante è accorgersi dell'errore, ammetterlo sinceramente e fare di tutto perchè ci sia un atteggiamento e una azione riparatrice”. Grillini, come riporta il Corriere di Bologna, ha poi spiegato a voce di essere convinto di come la minaccia di un boicottaggio abbia inciso sulle scelte comunicative dell’azienda e ha detto: “Chiederò quanto meno uno spot riparatore”.