Harry Potter fa una magia ecologica

Chi dice che la scuola non serve? Harry Potter studia da anni da "apprendista mago", e finalmente è riuscito a compiere una magia di quelle serie: aiutare l'ambiente con l'ultimo libro che racconta le sue avventure, "Harry Potter e l'Ordine della Fenice", presentato venerdì 31 ottobre al nuovissimo ristorante "Lifegate", a Milano. Come è stato spiegato alla presenza di Luigi Spagnol della Salani e di Marco Roveda, ideatore del progetto Lifegate, chi acquisterà il volume troverà, in quarta di copertina, il simbolo di "Impatto Zero": il costo, in termini ambientali, della produzione del libro è stato quantificato dalla Salani, che ha destinato la somma spesa per la stampa e la distribuzione, al mantenimento e al ripopolamento di alcune zone verdi, in particolare nel Parco del Ticino e in Costarica, in modo da ridurre per quanto possibile l'impatto ambientale e la messa in pericolo del nostro ecosistema.

In questo consiste il cosiddetto "impatto zero". La Salani ha in questo modo seguito l'iniziativa e il desiderio della "mamma" di Harry Potter, J. K. Rowling, stampando il volume su una carta "amica delle foreste" e aderendo al progetto Lifegate, ideato da Marco Roveda, pioniere italiano dell'"eco-friendly", in quanto ideatore nei primi anni '80, della celeberrima "Fattoria Scaldatole". Che dire? A tutti quanti sostengono che la magia è sempre negativa, Harry Potter ha dato una vera e propria lezione... di vita!