J-Ax e la lite con Fedez: 'Non mi sento un traditore’

J-Ax, in occasione della presentazione del suo nuovo album ReAle, parla della lite con Fedez con Il Fatto Quotidiano. Il marito di Chiara Ferragni a “La Confessione” di Peter Gomez aveva per la prima volta rivelato i motivi della rottura con il rapper, che, stando alle sue parole, lo averebbe ‘tradito’. L’ex Articolo 31, però, è subito chiaro e sottolinea: “Non mi sento un traditore”.

J-Ax e la lite con Fedez: 'Non mi sento un traditore'

“Non mi sento un traditore e su quella questione nello specifico non risponderò mai, perché voglio si parli di me per la musica. La cosa mi è scivolata addosso e non ho niente da dire, anzi meglio se mi fate passare per il cattivo della situazione!”, afferma con sicurezza J-Ax.

Nonostante non voglia chiarire, il 47enne in un brano del nuovo disco, “Quando fuori diluvia”, racconta che cosa è successo dopo l’allontanamento da Fedez: “Quella canzone racconta esattamente quello che è successo dopo la separazione artistica da Fedez. Io ho una grande paura, è una costante della mia vita. Non importa quanti anni di carriera hai alle spalle, succede sempre che si possa perdere tutto, da un momento all’altro, per un errore o per un incidente… E' un attimo. Aumenta il successo e aumenta la mia paura, la paura di perdere il futuro”.

Il rapper replica all’ex amico che aveva svelato il motivo della loro rottura a 'La Confessione'

“Quando sono uscito dalla società Newtopia (fondata con Fedez, ndr) ho avuto una serie di piccole sfighe tanto che, ad un certo punto, ho pensato di avere la nuvoletta della sfiga di Fantozzi sulla testa. Ho subito un controllo della Guardia di Finanza che poi si è risolto bene, con un nulla di fatto. Ma in quel momento pensi di tutto", continua J-Ax.

E continua: “Poi sono arrivate Le Iene per un servizio, poi non andato mai in onda, sulla qualità della Maria Salvador, la cannabis legale di cui sono testimonial. Praticamente un’azienda concorrente della Maria Salvador aveva messo in dubbio la qualità del prodotto. Per fortuna, dopo le analisi, è rientrato tutto perché erano accuse false. In quel momento ero pieno dei casini e pensavo ‘questo è il destino che me la sta facendo pagare’. Vivo, come tanti miei colleghi, il complesso dell’impostore”.